Treviso. “Rinascite” è il tema della 17esima edizione del Festival della Piccola e Media editoria “Libri in cantina”, in programma da venerdì 4 a domenica 6 ottobre nel Castello di San Salvatore di Susegana (Treviso), location di rara suggestione cinta dalle colline del Prosecco, nel cuore dei pendii trevigiani: fortezza inespugnabile in età medievale, elegante dimora rinascimentale, il Castello di Susegana si trasformerà in un vivacissimo salotto letterario ed artistico per il cuore pulsante dell’editoria italiana indipendente, diventando motore di quella “bibliodiversità” che viaggia sulle idee delle case editrici medie e piccole, sempre in prima linea nella promozione di spunti ed esperienze alternative e innovative. Editori e libri, dunque, sulle colline del Prosecco: riuniti intorno a un filo rosso tematico, “Rinascite”: un augurio e insieme a una sfida, “rinascite” come germogli di futuro per sfogliare tante nuove storie di autori italiani e internazionali in una festa di comunità che permette di condividere la bellezza dei luoghi e la creatività delle persone. “Rinascite”, dunque, come auspicio anche per i libri e la magia della carta da sentir frusciare, come invito al rito laico della lettura, come evocazione della parola scritta e di quella parlata che si intrecceranno nella tre giorni di incontri e proposte intorno a un filo rosso che parla di rigenerazione.
Promossa dal Comune di Susegana e curata dall’Associazione Inarteventi per la direzione artistica di Emanuela Cananzi, la 17esima edizione del Festival “Libri in cantina” si rivolge a lettori di ogni età, alle famiglie, ai giovani e giovanissimi, ed è sostenuta dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dal 4 al 6 ottobre Susegana si trasformerà in città-festival, schiudendosi in un dedalo di location che abbracciano il castello di San Salvatore, la piazza del centro storico, la Biblioteca e altre sedi comunali. Accanto alla mostra mercato della piccola e media editoria nazionale, con i suoi autori e tante novità in arrivo, ci saranno poi gli autori de La nave di Teseo, la grande casa editrice nazionale guidata da Elisabetta Sgarbi, realtà giovane e vitalissima, capace di spaziare dalle nuove tendenze della narrativa contemporanea ai “classici”, dalla filosofia all’arte in un continuum di firme eccellenti declinato intorno al libro e alla lettura.
Molti saranno i “testimonial” del Festival, chiamati a valorizzare percorsi ed iniziative che ruotano intorno al tema delle “Rinascite”: a cominciare dalle due protagoniste del reading “La somma di due”, le attrici Marina Massironi e Nicoletta Fabbri, impegnate nel racconto di un rapporto profondo e ancestrale: quello che si alimenta fra due sorelle, e che continuamente rinasce e si rigenera nelle sliding doors della vita. Il reading, tratto dal romanzo “Sorelle” di Lidia Ravera – di imminente riedizione per Bompiani – ci accompagna a conoscere due sorelle adolescenti, Angelica e Carlotta, separate dal divorzio dei genitori. Una con la madre, l’altra con il padre in un’altra città. Si mancano, si accusano, si scrivono, si rincorrono per non perdersi. Perché le sorelle aiutano a misurare la strada, a comunicare con il resto del mondo in momenti di apparente o reale difficoltà, sono quel folletto che ti riprende quando sei smarrito, quel demone che implacabile ti spinge a fare i conti con te stesso e la vita. E la stessa autrice, Lidia Ravera, con la sua verve espressiva fresca e ironica, sarà fra i protagonisti di “Libri in cantina” 2019, per guidarci a dipanare il legame naturale eppure misterioso che unisce due esseri umani dalla nascita, insieme al nostro profondo e umano bisogno di “sorellanza”. Ai lettori più giovani si rivolgerà l’illustratrice Nicoletta Costa, con le sue irresistibili creature animate e le storie ritagliate su misura di bambini e adolescenti. Il festival guarderà ai più piccoli con particolare attenzione, attraverso un vasto programma che include laboratori di archeologia e creativi giochi da tavolo.
Al Festival di Susegana anche Paolo Crepet, il popolarissimo psichiatra, sociologo e saggista che intorno al tema delle “rinascite” ha molto da dire: sabato 5 ottobre alle 16, nella Sala dei Conti di Treviso, sarà protagonista di un incontro sul tema “Educare alla rinascita”. Da che cosa ripartire per trasformare un momento buio in una risorsa? “Quello che appare come la fine – spiega Crepet – spesso è solo un nuovo inizio, per ripartire e cambiare quello che non ci piace”.
Uno spazio speciale sarà quello dedicato alla casa editrice La nave di Teseo, che da quest’anno incrocia il suo percorso con il Festival di Susegana: a “Libri in cantina” 2019 presenterà incontri con i suoi autori e ci sarà, fra gli altri, l’autrice Michela Monferrini che firma “Muri maestri”, un libro che si legge come un romanzo e ci accompagna alla scoperta di tanti “muri” spazi del ricordo, simbolo di fratellanza, manifesto per la ribellione, l’amore, la gioventù. Dal Muro di Berlino a quello del Pianto, da Wall Street ai muri dell’artista Candy Chang, dal muro di John Lennon a Praga fino a quello di Hong Kong, passando per Lisbona, Zurigo, Londra, Parigi: i “muri maestri raccolgono i desideri più importanti, quelli che si vorrebbero compiuti prima di morire. Sempre sul piano letterario, un omaggio appassionato sarà dedicato allo scrittore Giovanni Comisso, nei 50 anni dalla sua scomparsa: a “Libri in cantina” 2019, infatti, per la prima volta incontreranno il pubblico i vincitori del Premio Comisso 2019, per una conversazione coordinata da Benedetta Centovalli, docente presso l’Università di Milano e Pavia, membro della giuria tecnica del Premio. Cresce dunque l’attesa per conoscere e incontrare, in anteprima assoluta domenica 6 ottobre (ore 14,30, Sala dei Conti) i vincitori della 38° edizione, che saranno scelti fra gli autori delle due terne finaliste: per la narrativa italiana Paolo Maurensig con Il gioco degli dei (Einaudi), Filippo Tuena con Le galanti. Quasi un’autobiografia (Il Saggiatore) e Matteo Cavezzali con Icarus. Ascesa e caduta di Raul Gardini (Minimum Fax). Nella biografia: “Una funesta docilità”, di Salvatore Silvano Nigro (Sellerio), Leo Longanesi. “Una vita controcorrente”, di Franco Gabici (Il ponte vecchio) e Giorgio De Chirico. “Immagini metafisiche”, di Riccardo Dottori (La Nave di Teseo). Per l’occasione sarà anche proposto il reading dell’attore Luca Zanetti da uno scritto di Goffredo Parise in ricordo di Giovanni Comisso.
Fra i relatori d’eccezione anche l’economista Leonardo Becchetti, che ci spiegherà come cambiare se stessi possa contribuire a cambiare l’economia. Becchetti è convinto che tutto dipende dal nostro modo di porci verso le cose e le persone, dalle nostre scelte di cuore e di portafoglio. Una vita più a misura di persona e di ambiente non solo è possibile, ma è ormai necessaria. Ma non verrà mai dall’alto. Ognuno è chiamato a fare i propri passi verso il cambiamento. Un’altra prospettiva di Rinascita è quella indicata dalla grande chirurga Valeria Tonini, ricercatrice e docente dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna presso la scuola di specializzazione in Chirurgia d’urgenza al policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Al suo attivo ha oltre 7000 interventi eseguiti ed è un’eccellenza femminile in un ambito, la chirurgia dei grandi organi, che è tuttora un feudo maschile. Ma Valeria Tonini ha dimostrato di cavarsela bene anche con la penna, oltre che con il bisturi, per alimentare una importante rinascita, quella del mondo universitario, un sistema legato a modalità antiche che ha grande bisogno di rigenerazione. Per questo Tonini ha raccontato, in filigrana, tutti i meccanismi di potere che governano l’Università in un romanzo, “L’iphone di Amelie” (Pendragon), un libro che ha subito centrato l’obiettivo. Il Festival di Susegana si farà portavoce anche un’esperienza di rinascita del territorio, attraverso l’ospitalità del giornalista e attivista Andrea Degli Innocenti fondatore di “Italia che cambia”: sarà lui a raccontare la rete che collega un gran numero di esperienze di rinnovamento a livello sociale ed economico, raccolte su tutto il territorio nazionale. A Susegana la questione “Rinascite” sarà affidata anche a Giovanna Zucca, personalità stimolante con la sua “second life” di infermiera – scrittrice: affronterà il tema da un punto di vista filosofico-esistenziale, guidandoci attraverso le incertezze dei cambiamenti, le sliding doors della vita che offrono un’opportunità di ripensare se stessi, riposizionando la propria immagine e schiudendo una inedita dimensioneper il futuro.
Ma “Libri in cantina” 2019 si propone di esplorare a 360 gradi e con molteplici linguaggi il tema delle “Rinascite”: ecco dunque tante presentazioni con novità editoriali che il pubblico potrà gustare fra la Sala Terrazza, la Sala dei Conti e la Sala Biblioteca. Sabato 5 ottobre appuntamento alle 15 nella Sala dei Conti per il nuovo romanzo di Ginevra Lamberti, “Perché comincio dalla fine” (Marsilio): la talentuosa autrice veneziana firma un romanzo in cui la protagonista si chiama proprio come lei e si accorge di non avere un posto né in questa vita né nell’altra, visto che nessuno, in famiglia, ha pensato a prenotare un loculo. Così decide di raccontare chi invece si è già organizzato per prenotarsi un posto per la vita che verrà … Tante le “Rinascite” che ci racconteranno gli autori ospiti: dai racconti fotografici di Chiara Tedeschi Hebling, “Il mio Brasile. Isole di resistenza” (Nodo edizioni) che spiega come ogni giorno si possa o si debba ricominciare, alla rinascita in famiglia quando capita di guardare con occhi diversi un figlio “speciale” e inatteso: è il caso dell’autobiografico “Noi contro questa cosa senza nome”, di Chiara Giacomini (Michael edizioni). E ancora la rinascita dischiusa nel romanzo “Il guaritore” di Renzo Brollo (Diastema), ispirato alla storia di Carlo Broschi detto Farinelli, uno dei più famosi cantanti castrati del Settecento, trasposta nella vita fuori dall’ordinario di un piccolo Carlo moderno, che diventerà guaritore e idolo pop, felice e infelice, capace di rinascere ogni giorno; si rinasce anche in terra straniera, con costumi, clima e ritmi di vita completamente diversi: è il caso di “Cubamia” di Ines Maria Lopez Hernandez (Zeta edizioni), o nel segno dell’arte e della pittura come narra Francesca Beltrame con “Il filo invisibile del silenzio” (Echos), o ancora, semplicemente, quando ci si perde in una passeggiata fra i monti, colti dal pensiero di non fare ritorno mentre si “affonda” in se stessi: lo racconta Alessandro Fort ne “Il mio sentiero, San Pietro in Alpes”. Della felicità della rinascita si occuperà il numero dedicato della rivista “La chiave di Sophia”: perché la felicità genera differenti percorsi di ricerca, come spiegheranno Elena Casagrande, direttrice editoriale del magazine, il counsellor Alessandro Tonon e l’autore, Luca Mauceri. E la vivificazione imprenditoriale al femminile è al centro del saggio “Le donne che fecero l’impresa – Veneto”, a cura di Emanuela Zilio (Edizioni del Loggione), che passa in rassegna le storie di donne conduzione delle aziende di famiglia o di nuove imprese e modelli di business.
Sempre sul filo rosso delle “Rinascite” sarà l’inaugurazione del festival, venerdì 4 ottobre alle 18.30 (Caffè “Terrazza del leccio”, Castello di San Salvatore), con letture a tema dell’attore Luca Zanetti che il giorno dopo proporrà “L’uomo che piantava gli alberi”, mentre domenica 6 ottobre protagonista sarà l’attore Gianni Betto con il suo reading tratte da pagine di Jean Giono, Steven Galloway, Erri De Luca, Dino Buzzati. Anche la collaborazione con il Festival internazionale di cortometraggi Fiaticorti selezionerà dal suo vastissimo archivio internazionale i lavori legati al tema delle Rinascite, mentre è firmato da ArcheoSuseganaPhotogroup il percorso espositivo fotografico dedicato agli alberi abbattuti nelle montagne del Nord Est, vittime dell’alluvione dell’autunno 2018 causata dal violentissimo ciclone Vaia. Quegli alberi riprendono adesso vita grazie alle mani sapienti di artisti e artigiani veneti.
Le location del Festival, a loro volta, si animeranno come fossero mirabolanti coprotagonisti di “Libri in cantina”: il Castello di San Salvatore si aprirà ai visitatori con visite guidate che ci condurranno anche nei misteriosi sotterranei; e avremo accesso al Planetarium, messo a disposizione dall’Università di Susegana: potremo così puntare lo sguardo verso lo spazio, dove tutto ha avuto inizio e dove morti e rinascite continuamente si susseguono. Grazie all’impegno dell’Associazione Astrofili di Vittorio Veneto il pubblico potrà cimentarsi in molte simulazioni astrologiche, dal movimento dei pianeti alle eclissi di sole e luna. La biblioteca di Susegana ci accoglierà per le sue colazioni letterarie, e le vie del centro storico cittadino profumeranno del primo autunno e di caldarroste. Già, perché proprio questa è la stagione “magica” di Susegana, piccolo borgo collinare ricamato da vigneti, che nei primi giorni di ottobre ci invita a passeggiate rilassanti dalla piazza al Castello di San Salvatore e verso il Colle della Tombola sino a Collalto. E da Susegana potremo partire costeggiando l’argine sinistro del fiume Piave, per un itinerario che ci porterà verso gli antichi ponti romani e i siti fortificati del fronte durante la Grande Guerra.
Non mancheranno gli eventi di “Rinascita” conviviale: venerdì 4 ottobre alle 19.30 il Concerto sinfonico di apertura sarà affidato al Conservatorio di Castelfranco Veneto e preceduto dall’Apericena, e sabato 5 ottobre, nel cuore del Festival alle 12.30, è in programma il Brindisi per la Rinascita, un saluto collettivo ai protagonisti dell’evento e alla piccola e media editoria e i protagonisti. Sempre sabato, alle 19.30 la performance di Marina Massironi e Nicoletta Fabbri sarà preceduta dall’Aperitivo letterario con il Gruppo dei lettori “Sediciparole”. Sabato mattina è prevista una colazione in biblioteca alle 8.30, mentre domenica alle 9.30 è in programma la colazione castellana.
Molte le attività laboratoriali per giovani, ma anche per gli adulti: i più piccoli potranno divertirsi con le iniziative storico-archeologiche, costruendo un piccolo ponte romano o simulando scavi archeologici. E tutti, bimbi e adulti, potranno gustare i brividi del volo partecipando alla incredibile ricostruzione della macchina alata usata da Leonardo Da Vinci, provvista di motore e capace di correre come una vera automobile.