Napoli. Dal 19 al 24 febbraio, al Teatro Bellini, andrà in scena “La Malafesta” testo e regia di Rino Marino. In un’atmosfera grottesca e atemporale due menti alla deriva si incontrano e scontrano, fra storture ossessive e logiche malate, fra molestie d’insetti e antiche filastrocche, in un gioco candidamente perverso di ambivalenze e inversioni di ruoli, fino a inventarsi, per rompere l’immobilità stagnante di giorni miseri e uguali, una festa miserabile, un Natale scalcagnato, fuori stagione, un ballo fra uomini al suono allucinato di un valzer d’organetto che affiora dalle nebbie di un tempo perduto e trascina a precipizio in un carosello forsennato di visioni, di suoni, di odori dimenticati. E pare che gli spettri della memoria prendano corpo, a mano a mano, e i corpi in carne e ossa perdano sostanza, in un continuo bilico frastornante tra iperboli comiche e sprofondi drammatici.
La Compagnia Sukakaifa è costituita da Rino Marino e Fabrizio Ferracane. Marino, direttore artistico della compagnia, è autore di 13 opere teatrali, attore e regista, si è occupato di drammaterapia con pazienti affetti da disagio mentale, coniugando il suo lavoro di psichiatra alla vocazione teatrale. A questa deve la sua formazione e collaborazione lavorativa con artisti che eseguono il metodo Stanislavskij e quello di Grotowski come Carlos Riboty; con il Living Theatre per Gary Brackett; con la recitazione autoriale di Carlo Cecchi, Dario Fo, Paolo Graziosi, Mario Martone. Fabrizio Ferracane, attore diplomato alla scuola Teatès diretta da Michele Perriera, si è formato con artisti italiani quali Massimiliano Civica, Mimmo Cuticchio, Emma Dante, Danio Manfredini, Marco Martinelli, per citarne solo alcuni. Il suo lavoro gli ha permesso di ricevere innumerevoli riconoscimenti anche in ambito cinematografico, ricordiamo tra i più recenti lavori quelli in cui è stato diretto da Marco Bellocchio, Francesco Munzi e Giuseppe Tornatore.