Ravello. La Fondazione Ravello, dopo una attenta valutazione delle qualificate manifestazioni di interesse pervenute, ha scelto Alessio Vlad quale Direttore Artistico della 68esima edizione del Ravello Festival. Il Maestro, ravellese d’adozione, già direttore artistico della sezione musicale del festival dal 2016 al 2018 e legato per storia personale e familiare alla Città della Musica e alla Costiera Amalfitana, avrà il compito di riportare la musica nel “Giardino di Klingsor” e far ripartire la programmazione artistica della Fondazione dopo l’emergenza Covid.
Reduce dal successo del “Wagner Day” dello scorso 26 maggio, di fatto, prima tappa di questa ripartenza, messa in campo dalla Fondazione Ravello, dalla Regione Campania e dal Comune di Ravello, la nomina di Vlad è un altro tassello verso il ritorno ad una normalità necessaria per il rilancio della cultura ma anche del turismo a Ravello, in Costiera Amalfitana e in Campania.
Il legame affettivo con Ravello nasce a metà degli anni settanta, periodo in cui Roman Vlad assume la direzione artistica del Festival Wagneriano e comincia a frequentare il luogo che in seguito lo vedrà operare tra i fondatori della “Città della Musica”.
Nel 1991, per incarico della Provincia di Salerno che con delibera di Consiglio Provinciale proclama Ravello “Città della Musica”, assume la direzione artistica del progetto ideando “I concerti di Mezzanotte”, dando impulso alla formazione dell’orchestra giovanile “Ravello città della musica” e istituendo importanti corsi di formazione musicale in collaborazione con L’Accademia Chigiana e la Scuola di Musica di Fiesole.
Nell’ambito del progetto Ravello “Città della Musica”, si rende promotore di numerose iniziative come il gemellaggio tra Ravello e il Festival di Bayreuth, occasione nella quale fu concessa a Wolfgang Wagner, nipote del compositore e direttore artistico del Festival, la cittadinanza onoraria di Ravello.
Nel 1997, nell’ambito di una importante produzione televisiva RAI/SACIS, cura l’edizione del Parsifal di Wagner che vede protagonisti a Ravello Placido Domingo e l’Orchestra del Kirov diretta da Valerij Gergiev con la regia di Tony Palmer.
Nel 2003, anno della costituzione della Fondazione Ravello, entra a far parte del Consiglio di Indirizzo e assume la direzione artistica della sezione “Tendenze” curandone, fino al 2006, la programmazione musicale con importanti eventi anche di danza (da sottolineare la presenza del Béjart Ballet) e di jazz che per la prima volta è stato programmato nel cartellone del Festival con il concerto che ha visto protagonisti Wayne Shorter, Herbie Hancock, Dave Holland e Brian Blade.
Nel 2016 viene nominato direttore artistico per la musica del Ravello Festival. Nei tre anni dell’incarico impone il Festival all’attenzione della stampa e del pubblico affermandone la vocazione wagneriana ed internazionale, promuovendo rapporti con i maggiori festival europei, come quello di Salisburgo, ed invitando, senza dimenticare il rapporto e la valorizzazione delle forze operanti sul territorio come la Filarmonica Salernitana, alcune delle maggiori personalità dello spettacolo nazionale ed internazionale (molte per la prima volta in Campania) ad esibirsi sui palcoscenici di Ravello come, tra gli altri, Esa-Pekka Salonen, Valerij Gergiev, Yuri Temirkanov, Teodor Currentzis , Kent Nagano, James Conlon, Adam Fischer, Ivan Fischer, Myung-Wun Chung, Tugan Sokhiev, Lahav Shani, Martha Argerich, Philip Glass (che a Ravello con un concerto ha festeggiato i suoi ottanta anni), Donald Runnicles, Jeffrey Tate, Jérémie Rhorer, Antonio Florio, Andrea Lucchesini, Tim Robbins, Denis Krief. Tra l’altro il concerto che Teodor Currentzis ha tenuto a Ravello è stato indicato dal Giornale della Musica tra i primi dieci migliori concerti effettuati in Europa in tutto il 2017.