Catanzaro. La resilienza e uno sguardo sul futuro possono fare la differenza e così “Armonie d’Arte Festival” rilancia i suoi obiettivi e si rafforza, nonostante il momento storico di grande difficoltà. “Esserci” nella bellezza è la parola d’ordine di questa particolare edizione del festival, in programma dal 12 al 28 agosto, che coincide con i venti anni di una realtà che ha scelto da sempre come sua cifra essenziale il binomio inscindibile di estetica e etica.
Il denso e intenso cartellone, articolato tra musica, teatro, danza e altro ancora, con grandi ospiti, produzioni esclusive, spettacoli ed eventi di altissimo profilo internazionale, consolida una vocazione ampia e inclusiva che ha come comune denominatore la bellezza che salva. “Sarà un festival all’insegna del rilancio – spiega Chiara Giordano, ideatore e direttore artistico del Festival. – Una grande sfida per la Fondazione, un nuovo concept che si sintetizza nel titolo di quest’anno, ‘Nuove rotte mediterranee’. Il festival, infatti, si rende partecipe di un processo di rinnovata narrazione del Mare nostrum, all’insegna di un nuovo umanesimo possibile riferito a uno spazio geografico e culturale che è quello delle terre mediterranee. Nella nostra visione – continua Chiara Giordano – il Mare nostrum deve essere un luogo di approdi e non di sbarchi, su terre di permanenze e non di transiti. In questo senso il festival sarà un luogo materiale e immateriale di incontri e confronti dove l’internazionalità diventa opportunità”.
Scenario speciale sarà, come sempre, il Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia, in provincia di Catanzaro, concesso dal Mibact – Direzione Regionale dei Musei, sito d’eccellenza dell’intera area meridionale, un luogo di pietre millenarie tra ulivi secolari dove “il tempo passa, e rimane”.
Anche quest’anno “Armonie d’Arte” ha saputo confermare storiche collaborazioni e intessere nuove relazioni a partire dal primo ospite, il pianista iraniano Ramin Bahrami, straordinario interprete che inaugura mercoledì 12 agosto con una produzione originale per il festival dal titolo Occidente da Oriente – nuove e antiche rotte lungo terre e mari di mezzo, con la voce recitante di Francesco Colella. Un’anteprima speciale, rientrante nel progetto Estate all’italiana Festival voluto da Italia Festival in collaborazione con il Ministero degli Esteri, su una piattaforma digitale dedicata, che coinvolge alcuni dei Festival italiani più blasonati e che sarà visibile in mondovisione in oltre duecento paesi.
Subito dopo il Festival entra nel vivo della sua celebrazione ventennale con gli spettacoli del cartellone principale siglato “Lungo le rotte”, quasi tutti esclusive, produzioni originali, prime o programmi dedicati ad “Armonie d’Arte”.
Martedì 18 agosto la Philharmonische Camerata la formazione da camera della più blasonata compagine orchestrale del mondo, i Berliner Philarmoniker, presenta in Omaggio all’Italia, un programma pensato per il festival con musiche di Puccini, Respighi, Boccherini e Vivaldi.
Mercoledì 19 tre delle voci liriche italiane oggi di maggior interesse e prestigio, come il tenore Francesco Meli, il baritono Luca Salsi e il soprano Eleonora Buratto, eseguiranno alcune arie tra le più straordinarie di quelle opere che rappresentano nello stesso tempo Patrimonio universale dell’umanità e connotazione profonda e preziosa dell’Italia nel mondo.
Giovedì 20 il collettivo Anagoor, Leone d’Argento alla Biennale Teatro 2018, tra le compagnie di teatro contemporaneo che segnano un passo di ricerca di particolare profilo e valore, elabora in esclusiva per Armonie d’Arte – e in occasione del proprio ventesimo anniversario di attività – “MMXX / LIBER SECUNDUS” – Ilio Brucia. Una performance dalla struttura inedita che conserva traccia di uno storico spettacolo del collettivo dal titolo Virgilio brucia, ispirato al secondo libro dell’Eneide, e di una memorabile esecuzione di uno dei fondatori di Anagoor, Marco Menegoni.
Venerdì 21 sarà una rara e speciale occasione per incontrare un’artista dal carisma tracimante, anche raffinatissimo regista: Gabriele Lavia. “Lavia dice a Scolacium” rappresenta l’occasione per godere una riflessione libera e dialogante fra poesia e filosofia, in connessione con un luogo, la colonia romana di Scolacium appunto, di straordinaria suggestione paesaggistica e importante valore monumentale.
Elegante rendez-vous sabato 22 con la poetica densa di verve del francese Richard Galliano, considerato da molti il miglior interprete di Astor Piazzolla. Il fisarmonicista presenterà un programma particolare, sponda ideale tra generazioni e stili musicali, geografie e culture, insieme all’eclettico Massimo Mercelli (a lungo al fianco del compianto Ezio Bosso) e al raffinato Quintetto d’archi dei Solisti Aquilani.
Tra le compagnie di danza più interessanti della scena internazionale, domenica 23 arriva la Compagnie Hervé Koubi, ensemble completamente “mediterraneo”, con interpreti provenienti da Francia, Italia, Palestina, Bulgaria, Marocco, Algeria, Israele. Il coreografo-direttore, di origine algerina, in parallelo con studi in biologia e farmacia, si è dedicato alla danza, formandosi al Centre International de Danse Rosella Hightower de Cannes e poi all’Opéra de Marseille. A Scolacium presenta la coreografia “LES NUITS BARBARES ou le premiers matins du monde”. Un’opera dedicata al tema dell’origine della cultura mediterranea, un lavoro definito dalla stampa internazionale “spettacolare, sublime, e superlativo”.
È leggenda del pianoforte Martha Argerich, la protagonista di un appuntamento speciale per quintetto e voce recitante, “Martha Argerich Project”, in scena martedì 25 in un clima di grande intesa artistica, da friends. Con lei sul palco Theodosia Ntokou al piano, il Quartetto d’archi della Scala e Annie Dutoit-Argerich, voce narrante. In programma musiche di Shostakovich, Ravel, Noskowski, Schumann, Liszt.
Con lo spettacolo “I Messaggeri” mercoledì 26 arriva a Scolacium per la prima volta Emma Dante. Lo spettacolo-concerto tratto da Euripide e Sofocle, con canti e musica dei Fratelli Mancuso, è un racconto che accosta i messaggeri delle tragedie greche ai nostri messaggeri contemporanei, portatori di dolore e lutto. Se accostiamo il racconto della Protezione Civile a quello delle tragedie greche- scrive la regista – tra il nostro bollettino e la narrazione dei messaggeri troveremo molte analogie. Il messaggero arriva più o meno verso la fine della giornata in cui si svolge la storia e rivolgendosi direttamente al pubblico, come in un telegiornale, descrive per filo e per segno il racconto dell´orrendo evento.
Giovedì 27 la stella del balletto mondiale Alessandra Ferri, che arriva accompagnata dall’ecclettico virtuoso del violino Alessandro Quarta, ha ideato una produzione speciale in esclusiva dal titolo Corpus Anima. Con titoli e danzatori di habitat inglese, danzerà ad “Armonie d’Arte” con un partner di alta classe come Edward Watson, principal del Royal Ballet impegnato anche in un solo del venezuenalo-britannizato, Javier de Frutos, e con tre giovani artisti classico-contemporanei, l’italiano Giacomo Rovero, ventiduenne padovano vincitore del Grand Prix di New York e ora al Royal Ballet, James Pett e Jordan James Bridge dalla compagnia dell’innovativo e poliedrico coreografo Wayne McGregor. Da “After the Rain” di Cristopher Wheeldon a “Le Parc” di Angelin Preljocai, passando per “Senza tempo” di Fang-Yi-Sheu, taiwanese, già danzatrice di spicco nella Martha Graham Dance Company, Alessandra Ferri brillerà di tutto il suo peculiare talento.
Una produzione originale tutta calabrese è quella che chiude venerdì 28. “Tarocchi, rotte di visioni e svelamenti”, questo il titolo, raccoglie artisti di assoluto profilo nazionale, come il sassofonista Franco Salime, il pianista Giovanni Mazzuca, il violinista Giuseppe Arnaboldi, l’attrice Daniela Vitale, il danzatore coreografo Filippo Stabile e la regista Emy Bianchi.
“Armonie d’Arte Festival” non finisce qui: altre sezioni si aggiungono a quella del cartellone principale, con una serie di iniziative di approfondimento sul tematismo mediterraneo con ospiti autorevoli del giornalismo e degli altri campi del pensiero contemporaneo; così come una serie di particolari e accattivanti attività collaterali per tutto il periodo del festival e che vanno da visite bizzarre del parco Scolacium con animazione attoriale e musica, a degustazioni su ricettari d’epoca, ad animazioni virtuali e interattive dei luoghi del territorio.
Grande novità sarà il magazine del Festival a cura dell’editore Emanuele Bertucci che, oltre a contenere tutte le informazioni e gli approfondimenti sul Festival, accoglierà riflessioni importanti con firme prestigiose.
“Ho avvertito con immensa emozione – scrive Chiara Giordano – il segno, e tutta la filosofia di cui si sostanzia, che Michelangelo Pistoletto ha dedicato al Festival 2020 e la cui significanza rappresenta lo spirito più profondo, e da sempre, del Festival. Nuove rotte mediterranee, dunque, è nuova linfa vitale. È il contrappunto, ora chiaro ora velato, alla tessitura artistica del Festival. Il Mediterraneo, come nella storia antica ha consentito il dialogo tra le genti, costruendo così le fondamenta solide del mondo occidentale, e ancora oggi crocevia di uomini e destini, può essere nuovamente fucina di idee, di saperi, di saper fare, in definitiva di Futuro bello (etico ed estetico)”.