Torino. “Estate con il Regio”: ripartiamo con la grande musica dal vivo. Dopo mesi di sospensione, il Teatro Regio, rafforzando la sua vocazione di motore culturale della città, torna per animare l’estate torinese, insieme alla Filarmonica Teatro Regio Torino, dal oggi, 15 luglio, fino al 7 agosto.
Realizzata da Teatro Regio Torino e Filarmonica TRT in collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino, grazie alla partnership con Iren e al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, “Estate con il Regio” presenta 8 concerti nel Cortile di Combo inseriti nella rassegna “Blu Oltremare” – programma di iniziative estive realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale – e 16 concerti nella sala del Teatro Regio e 2 al Sermig Arsenale della Pace. Il cartellone rientra nell’ambito del progetto “Torino a Cielo Aperto”, organizzato da Città di Torino insieme alla Fondazione per la Cultura Torino.
Un ricco calendario pensato per incontrare pubblici e gusti differenti nel pieno rispetto delle norme di sicurezza legate all’emergenza sanitaria, che abbraccerà un arco temporale e stilistico esteso, dal barocco al sinfonismo classico, dai brani operistici alla musica sacra corale, con interessanti escursioni nel mondo del jazz e del musical. Nelle tre diverse sedi, in sala e all’aperto, si alterneranno l’Orchestra d’archi del Teatro Regio guidata dai maestri concertatori e violinisti Sergio Lamberto e Stefano Vagnarelli, gli Ensemble Ottoni e percussioni e Fiati e percussioni del Teatro Regio diretti rispettivamente dai maestri Giulio Laguzzi e Andrea Mauri, il Coro del Teatro Regio guidato dal maestro Andrea Secchi, con l’accompagnamento al pianoforte dei maestri Paolo Grosa e Marco Rimicci, e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” diretto e accompagnato al pianoforte dal maestro Claudio Fenoglio. Accanto agli ensemble del Teatro Regio, la Filarmonica TRT presenterà FuoriCentro dal 19 luglio al 7 agosto: 6 concerti nei comuni del torinese e altri interventi musicali a sorpresa in cortili e giardini di Torino.
Sebastian F. Schwarz, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro Regio dichiara: “Finalmente Musica! con il Regio. Tornare a fare musica dal vivo, tornare a casa è un sogno che si avvera. Lo abbiamo desiderato tutti in questi mesi. Sono anche emozionato di poter incontrare nuovamente il nostro amato pubblico, che ci ha dimostrato il suo affetto anche in modo tangibile rinunciando al rimborso dei biglietti già acquistati; potrò così finalmente ringraziarli di persona. Purtroppo, i protocolli sanitari in vigore non ci permettono ancora di essere al completo in palcoscenico, ma questa contingenza è stata una preziosa opportunità per presentare formazioni che in alcuni casi si sono create appositamente, dando la possibilità di mettere in luce i talenti dei nostri artisti”.
“Estate con il Regio” segna la ripresa dell’attività culturale del Teatro dopo il difficile periodo di chiusura imposto dall’emergenza sanitaria – sostiene Renato Boero, Presidente di Iren. È un momento importante, un segnale di ripartenza che Iren ha deciso di sostenere perché crede fortemente nel fondamentale ruolo dalla cultura quale volano di sviluppo economico per la rinascita post coronavirus della città e del suo territorio”.
“Con il sostegno a Estate con il Regio, la rassegna del Teatro Regio e della Filarmonica TRT – afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo. – desideriamo contribuire a riportare la musica anche fuori dai luoghi convenzionali, nel tessuto cittadino, in quest’estate arrivata dopo un lungo periodo di distanziamento, certi che il linguaggio universale della musica giochi un ruolo importante nella ricostruzione delle relazioni tra i cittadini”.
A inaugurare la rassegna, oggi alle ore 21 al Teatro Regio, è l’Orchestra d’archi del Regio diretta dal maestro concertatore e violinista Sergio Lamberto, con due amabili pagine per archi come la Serenata n. 6 in re maggiore K 239 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Serenata in do maggiore op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il concerto è replicato sabato 25 luglio alle 21 sempre al Teatro Regio. Per la serata d’apertura di “Blu Oltremare”, oggi alle 21.30 nel Cortile di Combo, il direttore Giulio Laguzzi affronta sul podio dell’Ensemble ottoni e percussioni del Teatro Regio una selezione di brani a cavallo fra Otto e Novecento, che unisce il colore iberico delle danze di Georges Bizet, Isaac Albéniz, Federico Chueca e Joaquín Valverde Durán alla sontuosità dei balli russi di Čajkovskij e alle fresche suggestioni americane di Scott Joplin e George Gershwin. Il programma è replicato giovedì 16, martedì 21 e mercoledì 22 luglio alle 21.30 sempre nel Cortile di Combo.
Protagonista di altri sette concerti nella sala del Teatro, l’Orchestra d’archi del Teatro Regio esegue giovedì 16 luglio alle 21 e domenica 26 luglio alle 18 due brani giovanili di Benjamin Britten e Felix Mendelssohn-Bartholdy accanto alla “St. Paul’s Suite” di Gustav Holst, nuovamente sotto la guida di Sergio Lamberto. Diretta dal maestro concertatore e violinista Stefano Vagnarelli, la formazione torna venerdì 17 e martedì 21 luglio alle 21 con altre due celebri serenate di Mozart e Dvořák, e ancora sabato 18 e sabato 25 luglio alle 21 con un affascinante viaggio che va dalle romantiche terre boeme di Josef Suk e Gustav Mahler allo struggente Intermezzo da “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, fino alla suadente scrittura melodica di Edward Elgar.
A seguire, spazio all’Ensemble fiati e percussioni del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Mauri che, venerdì 17 e venerdì 24 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo e martedì 28 luglio alle 21 al Teatro Regio, abbina due grandi classici del sinfonismo tedesco come le “Variazioni su un tema di Haydn” di Johannes Brahms e la Sinfonia n. 1 di Ludwig van Beethoven, di cui ricorre quest’anno il 250° anniversario della nascita. Nuovamente chiamato sabato 18 e sabato 25 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo e mercoledì 29 luglio alle 21 al Teatro Regio, l’ensemble diretto da Andrea Mauri esegue un programma che spazia fra il rigore compositivo di Johann Sebastian Bach, la bellezza armonica delle ouverture da “La clemenza di Tito”, “Così fan tutte” e “Il flauto magico” di Wolfgang Amadeus Mozart, e i chiaroscuri romantici del “Franco cacciatore” di Carl Maria von Weber.
Ospite della rassegna con tre concerti in serata unica nella sala del Teatro è il Coro del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Secchi. Si comincia domenica 19 luglio alle 18 con alcuni brani della produzione sacra e profana di Gioachino Rossini, composti quando, abbandonata l’opera teatrale, si dedicò a generi “minori” quali i “Peccati di vecchiaia” e la “Petite messe solennelle”. Il concerto vede impegnato al pianoforte il maestro Paolo Grosa. Maestro e allievo a confronto, giovedì 23 luglio alle 21, con pagine da cicli liederistici romantici di Schumann e Brahms. Chiude, giovedì 30 luglio alle 21: il programma è tutto dedicato al Brahms influenzato dal ritmo e dalle melodie zigane. Questi ultimi due concerti sono accompagnati al pianoforte dal maestro Marco Rimicci.
Si terranno, invece, al Sermig – Arsenale della Pace, Auditorium “Helder Camara”, i concerti del Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” diretti e accompagnati al pianoforte dal maestro Claudio Fenoglio, previsti lunedì 20 luglio e lunedì 27 luglio alle 21.15. Il doppio appuntamento, realizzato in collaborazione con il Laboratorio del Suono – Sermig Arsenale della Pace, presenta un repertorio ampio ed eclettico che include musiche di Georges Bizet, Mozart, Gabriel Fauré, Xabier Sarasola, Sergej Rachmaninoff, Jacques Offenbach, ma anche brani celebri del melodramma pucciniano e verdiano, nonché della tradizione corale inglese di Ralph Vaughan Williams e John Rutter.
La chiusura della stagione concertistica estiva al Teatro Regio è affidata all’Ensemble di ottoni e percussioni diretto dal maestro Giulio Laguzzi nelle serate di venerdì 24 luglio e sabato 1 agosto alle 21 e domenica 2 agosto alle 18. Al centro dei tre appuntamenti un itinerario di potente fantasia che da una “Promenade” all’altra fra i “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij si trasferisce alle atmosfere febbrili e caleidoscopiche della suite dal musical “West Side Story” di Leonard Bernstein.