Cesena. Martedì 12 aprile (in matinée alle ore 10.15 e in serale alle 21.00, replica il 13 mattino), nell’ambito della rassegna di Teatro ragazzi 2022, il Teatro Perché presenta al Teatro Bonci di Cesena, con il pubblico sul palcoscenico, “Bestiario”. Supervisionata da Gabriele Marchesini, la produzione è una nuova versione del successo dell’attrice Angela Baviera, interpretata dal figlio Emanuele Marchesini: una galleria di animali per rappresentare la varietà di passioni e sentimenti umani. Nel divertente monologo si susseguono una serie di personaggi, maschili e femminili, che raccontano le loro gioie, i drammi, le incertezze, i loro vizi e le virtù. Il colpo di scena di ogni monologo è sempre alla fine: con ironia, suspense e coinvolgimento emotivo lo spettatore scopre che non si tratta di persone, bensì di un vero e proprio bestiario! Un modo nuovo di proporre l’antico archetipo dell’animale umanizzato, presente da sempre nella nostra cultura, a partire dalle favole di Esopo e di Fedro, ancora oggi vivissimo nel cinema d’animazione. I testi (originariamente scritti per un radiodramma Rai e qui rivisti con il linguaggio teatrale) e le musiche, di impatto immediato ed eseguite dal vivo, alla tastiera, dalla pianista e direttore d’orchestra Federica Prata, contengono riferimenti di facile lettura e sono adatti a tutti, anche ad un pubblico di giovanissimi. La vicenda che rende unica questa versione teatrale è la continuità umana e artistica che la contraddistingue. Lo spettacolo, infatti, nasce dalla rielaborazione di un successo del 2004 di Angela Baviera, attrice di grande talento, molto amata anche dal pubblico cesenate, che è stata diretta a teatro da Luca Ronconi e Aldo Trionfo, al cinema da Marco Ferreri. Ha fondato con Gabriele Marchesini, suo compagno di vita e d’arte, il Teatro Perché, che nel 2006 ha presentato “Bestiario storie d’amore e di coltello” al Teatro Bonci. A dieci anni dalla scomparsa dell’attrice (2008), il figlio Emanuele ha ripreso il testimone di questo lavoro, naturalmente con modalità diverse e con caratteristiche attoriali del tutto personali. Ad assisterlo in questa piccola impresa è il padre Gabriele, regista della prima versione.