Ravello. Il concerto inaugurale del cartellone sinfonico della 67esima edizione del Ravello Festival è stato segnato dall’omaggio a Richard Wagner e a Giuseppe Martucci, fortemente legati il primo a Ravello e il secondo a Napoli. In pedana l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Juraj Valčuha, che a distanza di meno di 20 giorni torna sul Belvedere di Villa Rufolo (giovedì 18 luglio ore 20), con un programma totalmente diverso che prevede “la Suite” dal balletto “la Strada” di Nino Rota, “la Suite” di “Star Wars” di John Williams e il poema sinfonico per orchestra “An American in Paris” di George Gershwin.
“Musica da film” diremmo noi ma ormai l’etichetta ha ancora motivo di esistere?
La musica di Nino Rota “è musica senza virgolette e, perciò, tale da poter restituire i sentimenti – grandi o piccoli – nella loro immediata spontaneità” così Federico Fellini sintetizzava i temi captati da Rota: “nostalgie, rimorsi, rimpianti, la favola dell’innocenza tradita, la speranza di una vita limpida fatta di fiduciosi rapporti, e l’impossibilità o il tradimento di tutto questo”.
Rota si perfezionò fra il 1930 e il 1933 al Curtis Institute di Philadelphia, proprio negli anni in cui la popolarità di George Gershwin era all’apice, avendo portato il jazz sinfonico con lavori come la “Rapsody in blue” e il raffinato poema sinfonico “An American in Paris” sulla ribalta mondiale.
Solo in anni recenti sono cadute le diffidenze che vedevano i compositori di colonne sonore, come Rota, o di musical come “Gershwin”, presi poco sul serio come compositori in senso lato. Addirittura oggi le colonne sonore sono oggetto di ammirazione come un genere musicale a pieno titolo. Fra i compositori americani contemporanei un posto di primo piano spetta a John Williams, creatore di geniali collaborazioni con Steven Spielberg e delle musiche per la più celebre saga fantascientifica a cavallo fra Ventesimo e Ventunesimo secolo, la saga di “Guerre stellari” del regista George Lucas, da cui ha tratto una suite nel 2005 e che completa il programma del concerto.