Napoli. Nel cuore del Vomero, uno dei quartieri più noti di Napoli, sono tante le proposte per chi ama la classica cucina napoletana e per chi, invece, è alla ricerca di qualcosa di innovativo e sofisticato. Al Ristorante “Borbonika”, recentemente aperto in un grazioso locale sito in via Michele Kerbaker n. 112, queste due possibilità si fondono e il risultato è davvero stupefacente, sia che si scelga di mangiare a base di carne, sia che si preferisca una cena a base di pesce.
Tutto nasce dalla passione per la cucina mediterranea e per gli antichi sapori che deliziavano i palati di un tempo ma anche da una ricercatissima rivisitazione di quegli stessi gusti in chiave moderna. La scommessa è vincente e il merito è di una affiata squadra di giovani ristoratori che ha saputo individuare il modo per realizzare questo felice incontro.
Indubbiamente, gran parte del lavoro sta nella attenta ricerca delle materie prime, condotta personalmente dallo Chef Emanuele Esposito, che ama recarsi – come egli stesso racconta – tutti i giorni al mercato del pesce per poter selezionare il miglior pescato proveniente dai nostri mari. Arrivano così sulle tavole di “Borbonika” prodotti sempre freschi e gustosi, rielaborati con maestria dallo Chef Esposito, che, dopo tante esperienze in importanti ristoranti italiani, ha deciso di tornare nella sua città per costruire un brand che diventerà l’emblema di nuova dimensione del gusto della cucina partenopea. Altrettanto importante è l’attenzione con cui la brigata di sala condotta da Valerio Ambrosio si rapporta all’ospite: cortesia e simpatia di certo non mancano tra i giovani camerieri che sanno attentamente consigliare le specialità dello Chef e i vini più appropriati da abbinare ad ogni piatto.
La fantasia dello Chef è davvero esplosiva nella creazione degli antipasti: crudités e finger food stuzzicano anche l’appetito dei palati più raffinati e si combinano perfettamente con le salse create per accompagnare le pietanze. Sfiziosi ma sempre ricercati, gli antipasti sono il modo migliore per iniziare una cena in cui si proveranno sapori nuovi ma mai banali e scontati. È sempre lo spirito creativo dello Chef ad immaginare l’accostamento delle mandorle con il calamaro in un piatto che non si dimentica facilmente oppure a riproporre “O’ purpetiello”, un piatto che trae spunto dalla classica ricetta “della Luciana” per portare in tavolo un moscardino del golfo con capperi ed olive di Gaeta, servito con pane profumato. Per gli amanti della carne, non si può non segnalare la tartare di manzo, un piatto davvero gustoso in cui la carne di Fassona piemontese tritata a coltello viene accompagnata da cipolla di tropea, tuorlo d’uovo e un leggerissimo pinzimonio.
I primi indicati nel menù sono tanti e cercano di soddisfare i gusti di tutti. Particolarmente buono è lo spaghettone alla chitarra con vongole, accompagnato da tre consistenze di pistacchio e limone: un piatto fresco ma, nello stesso tempo, deciso nel sapore. Ancora una volta, il successo sta negli ingredienti, a partire dalla pasta trafilata al bronzo. Sono assolutamente da provare anche gli gnocchetti con patata viola, gambero rosso di Mazara e colatura di alici, un piatto di mare in cui i vari sapori si combinano con grande armonia ed equilibrio. Anche le proposte per i secondi destano curiosità e pongono davvero l’ospite in una condizione di imbarazzo per la scelta: non mancano i grandi classici – fritture e grigliate davvero invitanti – e deliziosi esperimenti come quello del baccalà fritto servito su vellutata di zucca, ricotta fresca di bufala campana e veletta di pane cafone croccante.
Una cena così ricca di sapori non può non terminare con uno dei dolci realizzati dallo Chef: il consiglio è, in questo caso, di osare e di assaporare quanto sia riuscito l’esperimento di accostare sapori esotici a quelli della cucina partenopea.
Tutti i piatti vengono accompagnati dal vino giusto, grazie al sapiente consiglio del responsabile della sala e del suo staff. Vengono proposti ottimi vini, tanti classici ma anche delle piacevoli sorprese che gli amanti del buon bere senz’altro apprezzeranno.
Infine, non si può non sottolineare la cura con cui la location è stata allestita. L’intero ristorante è stato costruito in uno spazio che un tempo era una cantina e, ancora oggi, ne conserva alcuni tratti architettonici tipici. Non sbaglia chi entrando penserà che anche questo fattore contribuirà a rendere questo piccolo ristorante un punto di riferimento della cucina napoletana e del buon gusto.
Per proseguire nel viaggio culinario di Borbonika non resta che seguire la pagina Instragram @borbonika_napulitanrestaurant o visitare il sito www.borbonika.it.