Napoli. Peppe Barra al teatro Politeama di Napoli, Via Monte di Dio 80, in scena domenica 25 e lunedì 26 dicembre con lo spettacolo “Cantata dei Pastori. Per la nascita del verbo umanato” di Peppe Barra e Lamberto Lambertini, che cura anche la regia.
Con Peppe Barra, con Lalla Esposito, e con Luca De Lorenzo, Serena De Siena, Massimo Masiello, Antonio Romano, Rosalba Santoro.
Immaginate due napoletani, due morti di fame: Razzullo, scrivano in abiti settecenteschi, capitato in Palestina per il censimento voluto dall’Imperatore Romano; e Sarchiapone, suo compaesano, in fuga per i crimini commessi, mentre Giuseppe e la Vergine Maria vagano in cerca di alloggio per far nascere Gesù. Immaginate una tribù di Pastori in attesa del Messia. Immaginate una turba di Diavoli, mandati da Lucifero sulla terra per uccidere la Sacra Coppia, spaventare e torturare in tutti i modi i due disgraziati compagni, che le provano tutte pur di trovare un lavoro che permetta loro di mangiare. Immaginate l’Arcangelo Gabriele, armato come un San Michele, proteggere tutti e ricacciare le Furie nel buio dell’Inferno, permettendo la nascita del Redentore.
Immaginate tutto questo in un’edizione nuovissima della Cantata, con nuove scene, nuovi costumi e musiche, nuovi anche gli attori e i cantanti per giocare i loro ruoli con Peppe Barra, che incarna da cinquant’anni il pulcinellesco Razzullo. Mentre Lalla Esposito interpreterà un comicissimo Sarchiapone.
Lo spettacolo vuole mettere al centro la lingua, la musica, la storia della città di Napoli, unico luogo al mondo dove sia stato possibile creare e conservare così a lungo uno spettacolo dal genere indefinibile, un unicum teatrale, frutto di secoli di devozione. Uno spettacolo allo stesso tempo colto e popolare, comico e sacro, profondo e leggero, commovente e divertente, per un pubblico di grandi e piccini.
I musicisti sono Pasquale Benincasa (percussioni), Giuseppe Di Colandrea (clarinetto), Agostino Oliviero (violino e mandolino), Antonio Ottaviano (pianoforte). Le musiche sono di Giorgio Mellone, scene di Carlo De Marino, costumi di Annalisa Giacci, luci di Luigi Della Monica, aiuto regia Francesco Esposito, organizzazione Chiara Guercia. Produzione Ag Spettacoli e Tradizione e Turismo – Teatro Sannazaro.