Roma. Il prossimo 25 maggio alle ore 18.00 la Fondazione Carlo Levi presenta, negli spazi della Casa delle Letterature, la tavola rotonda “Carlo Levi e Pasolini: una idea di realtà. Il magistero perlopiù inesplorato di Carlo Levi nella nostra narrativa”, a cura della Fondazione Carlo Levi, con il patrocinio del Comitato Centenario Pier Paolo Pasolini Mic, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma – Casa delle Letterature. Interverranno Filippo La Porta, Angela Scarparo e Andrea Di Consoli.
Carlo Levi all’interno della nostra letteratura non è stato una meteora isolata, anche se apparentemente non sono documentabili influenze dirette su altri scrittori. La sua idea di realtà ha quasi certamente ispirato Elsa Morante e Pasolini. Non la realtà del neorealismo – coincidente con la cronaca – ma l’esistenza nella sua interezza, che sempre un po’ ci sfugge e resta nascosta, e di cui testimonia il sacro (che Levi scopre nel confino di Aliano, dentro il mondo contadino, e Pasolini nelle borgate romane e in seguito nel Terzo Mondo). Sono così “reali” la vita e la morte, il desiderio e la felicità, tutto ciò che non controlliamo, mentre è “irreale” la borghesia, con la sua pretesa di possedere le cose e le persone, l’esistenza stessa. La realtà deve essere non tanto rispecchiata quanto “inventata”, liberandola da automatismi e cliché, ritrovandola anche nel sogno e nel mito.
I due si conoscevano e si amavano. Mentre Pasolini aveva recensito con entusiasmo una mostra leviana, Levi disegnò il manifesto per il film “Accattone” e in un commento alla sceneggiatura osservò che si trattava di un cinema di poesia, in cui si celebra il fluire vitale stesso, ancora privo di forma, pre-espressivo, legame con una alterità che confina con il sacro e con l’originario.
Per partecipare alla tavola rotonda occorre prenotarsi alla seguente mail: casadelleletterature@bibliotechediroma.it.