“Castelgrande: Borghi e Sapori”, al via l’evento che celebra la cultura e le tradizioni lucane

Castelgrande. Dal 16 al 18 agosto il centro storico di Castelgrande – caratterizzato da strade strette e tortuose, che si aprono in piccole piazze, delimitate da case in pietra – arroccato su uno spuntone di roccia, alle pendici meridionali dell’Appennino Lucano e a 56 Km da Potenza, farà da scenografia per “Castelgrande: Borghi & Sapori”.
Si tratta di un evento di stampo culturale e scientifico, una sorta di viaggio attraverso la storia, le tradizioni e la cultura di questo territorio, ricco di biodiversità e di attrattive naturali, enogastronomiche e scientifiche di grande pregio.
Il piccolo borgo, già abitato dal V sec. a.C., è guardato a vista da un antico castello longobardo da cui si può ammirare la valle circostante e a dominare su tutto, in località Toppo – a 1.280 m di altitudine – c’è l’Osservatorio Astronomico che possiede un telescopio riflettore tra i più grandi d’Italia – Toppo Telescope n. 1 – posizionato in uno spiazzo che è già di per sé lunare ed è aperto a chiunque voglia effettuare un tour tra le stelle.
Non è un caso che Guglielmo Gasparrini, uno dei più insigni botanici, sia nato proprio nella valle del Marmo-Platano, caratterizzata da un paesaggio agreste e montano ricco di varietà di specie animali e di piante locali.
Tant’é che a Castelgrande, paese natale dello scienziato, si trova il “Parco dei Colori” a lui dedicato e, nel mese di marzo di quest’anno, è stato istituito il “Premio Nazionale Guglielmo Gasparrini” che si prefigge di premiare, con una borsa di studio, un laureato o specializzato che abbia realizzato una tesi incentrata sul rispetto e la tutela dell’ambiente.
La prima edizione, svoltasi a Castelgrande dal 19 al 21 luglio, ha visto vincitori ex equo Paolo Colleo ed Emanuele Giuzio, di cui sono stati “apprezzati non solo gli aspetti scientifici e innovativi delle ricerche ma anche quelli socio-culturali ed economici di sviluppo dei territori interni dell’Italia meridionale.
Questa zona scrigno di biodiversità è in grado di offrire materie prime antiche, con le quali sono realizzati prodotti enogastronomici di eccellenza, come lo Zafferano Lucano, i Legumi, la Pasta allo Zafferano, il Miele, i Peperoni Cruschi, la Pasta ai Peperoni Cruschi, l’Olio d’oliva, i Formaggi, le Zuppe pregiate, il Vino, la Pasta al Vino rosso, ecc.
Il loro recupero e valorizzazione è opera del progetto Ci.Mas. S.r.l.s. nato da imprenditori nativi lucani che commercializza i prodotti con il marchio “BASILICÒRE”, frutto della crasi tra Basilicata e Cuore, per sottolineare il forte legame con la regione.
La mission aziendale è di mantenere in vita luoghi dell’entroterra meridionale come Castelgrande, attraverso la diffusione e la conoscenza dei frutti della terra e il risultato della loro trasformazione, perché essi siano apprezzati anche da chi non è originario della Lucania, in maniera tale da creare un connubio tra il cibo e i luoghi.
L’obiettivo non è semplicemente quello di vendere il prodotto finito o le materie prime di qualità, ma di rendere questi ultimi strumenti di promozione turistica e culturale del territorio così da consentire il suo recupero e rilancio, nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni.
Giuseppe Masi, insieme ai soci di Ci.Mas S.r.l.s., Angela Masilotti e Giovanni Cianci, lo ha definito “Un progetto alimentare e territoriale straordinario nato nel 2019 da persone comuni”.
Essi, consapevoli della valenza del patrimonio agro-alimentare del proprio territorio per la maggior parte ancora da scoprire, hanno cercato di cogliere le opportunità di nuove forme di sviluppo locale, recuperando terreni abbandonati e improduttivi, conservando e valorizzando biotopi autoctoni, scoprendo nuovi ecotipi e ripensando l’offerta turistica.
Ed ecco, allora, che il 16 agosto alle ore 19,00 aprirà la manifestazione il Convegno dal titolo “Prendere per la gola”, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Sarah Borrelli, Senior Editor del National Geographic Traveller (UK) Food, by National Geographic Traveller.
A partire dalle 20.30 in Piazza Matteo Cristiano di Castelgrande, e poi per le sere successive del 17 e 18 agosto, ci saranno degustazioni alla scoperta delle eccellenze e dei prodotti tipici mediante un percorso enogastronomico e artistico nonché un intrattenimento musicale.
Il 16 agosto si potrà partecipare anche all’osservazione del cielo sotto la guida di Nicola Paradiso, responsabile dell’Osservatorio “De Gasperis”, e alla visita del museo astronomico AstroDomus.
Il 17 agosto alle ore 19.00 si aprirà la mostra di santini dedicata a Sant’Antonio di Padova dal nome “Il santo dei miracoli”, di Antonio Mennonna, curata dall’Associazione Italiana Cultori Immaginate Sacre.
In definitiva, la manifestazione del 16-18 agosto, che si collega al “Premio Nazionale Guglielmo Gasparrini”, rappresenta un importante appuntamento che merita di essere supportato, perché ha come obiettivo – attraverso il recupero e la valorizzazione di un patrimonio culturale materiale e immateriale – la salvaguardia dell’identità dei luoghi e dei loro abitanti, che, diversamente, sarebbero destinati a scomparire, con grave danno per la collettività tutta non solo per quella lucana.

Crediti foto: Maria Grazia Melillo.

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