“Celebration”, il Salotto di Milano accoglie i lavori vintage e le nuove opere digitali di Elia Festa

Milano. Dal 21 giugno al 31 luglio il Salotto di Milano rende omaggio alla città che lo ospita attraverso le storiche fotografie vintage e le nuove opere digitali di Elia Festa: fotografo, artista, poeta, abile ritrattista e narratore di una Milano che ha dettato ritmi, stili e mode che spaziano dalla musica al cabaret, passando per le caratteristiche architetture che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.

La mostra “Celebration (È festa)” accoglie foto storiche in bianco e nero con stampe vintage della Milano anni ’70 e anni ’90, oltre a 16 opere digitali su Milano e su New York realizzate dall’artista durante il suo recente soggiorno nella grande mela. Le fotografie storiche riportano a una Milano in cui il fervore artistico si respirava in luoghi diventati iconici come il Bar Jamaica, la Trattoria Arlati, il celebre Gimmi’s. Ritratti di personaggi che hanno contribuito a ‘creare’ l’immagine di una città effervescente, culla del design e dell’arte: il critico d’arte Pierre Restany, l’artista Mimmo Rotella si affiancano ai comici Teo Teocoli, Diego Abatantuono, al regista Gabriele Salvatores, ai musicisti Al Jarreau e Chick Corea e alla sempre sorridente Mamma Lina del Bar Jamaica.

Fortunato D’Amico, curatore di “Celebration (È festa)”, dichiara: “Le fotografie di Elia Festa possiedono il timbro inconfondibile della milanesità. Attento studioso dei fenomeni che dagli anni ‘70 ad oggi hanno attraversato la vita milanese, Elia Festa ne ripropone lo spirito, sempre caratterizzato da una grande euforia, e dalla voglia di fare le cose ad un livello importante ma con il senso che la coniugazione della vita e del lavoro possono dare in direzione della gioia e della felicità”.

La mostra, che riprende il titolo di un famoso brano musicale della PFM, è dedicata a Giovanni Gastel che Elia Festa definisce il suo ‘gemello, amico di sempre’. Per Gastel “Elia Festa è un artista ed è un poeta; una delle rare persone che hanno del mondo una visione unica e particolare. Con il suo occhio fotografico ci invita ad osservare le cose e a leggere la realtà con nuova profondità. Di antica data la nostra amicizia e l’interesse che ho avuto fin da subito per la sua fotografia che è divenuta nel tempo sempre più rarefatta e oserei dire astratta”.

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