Torino. Maria Vittoria Jedlowski è una musicista a tutto tondo: chitarrista docente al Conservatorio di Milano, compositrice e cantastorie, “facilitatrice di Biodanza”. Le sue performance comprendono aspetti davvero multiformi, sempre con una grande attenzione alla sinestesia e alla gestualità, qui rafforzate dalla presenza carismatica di Marek Jason Isleib, mimo e danzatore attivo sia nel repertorio classico sia in quello contemporaneo e d’improvvisazione con una costante presenza in Olanda, Germania, Francia e Italia, e con uno stile personale di danza ispirato al Butoh. Insieme formano il Duo Chiaroscuro, nato con l’intento di esplorare il mondo dell’immaginifico in un contrappunto di consonanze e dissonanze tra gesto e suono.
Per l’ultimo appuntamento di Musiche in Mostra, in programma l’1 dicembre al Borgo Medievale di Torino, il Duo Chiaroscuro invita a riflettere sulla dualità e sulle possibili interconnessioni tra danza Butoh e musica contemporanea, declinate soprattutto al femminile. Il colore rosa è assicurato non solo dalla poliedrica Maria Vittoria Jedlowski, ma da ben sette compositrici (su nove autori eseguiti), suonate, cantate, mimate e danzate in uno spettacolo di intensa poesia. Le sette compositrici sono: Jana Obrovska, Carla Rebora, Beatrice Campodonico, Maria Linnemann, Atlas Ahmadian (quest’ultima di origini persiane, con un nuovo lavoro in prima esecuzione assoluta dedicato al Duo Chiaroscuro e a Musiche in Mostra), Annette Kruisbrink, Maria Vittoria Jedlowski.
Con questo concerto si conclude la 34ª edizione di Musiche in Mostra nel segno non solo di una forte presenza femminile, ma del “soundwatching” inteso come capacità di osservare-ascoltare-riconoscere i suoni del paesaggio sonoro in cui viviamo immersi. Il concerto sarà infatti a porte aperte, da guardare e ascoltare in una cornice di alta suggestività e anche con una “Real time composition”, significativamente intitolata “Silenzio” e collocata sul finire del programma, nella quale i due performer si immergeranno nei foto-suoni del contesto e chiederanno la diretta partecipazione del pubblico. Un cerchio che, dal concerto di inaugurazione con la passeggiata “soundwatching” intorno alla medievale Abbazia di Vezzolano, si chiude al Borgo Medievale di Torino con una performance inedita e perfettamente in tema.