Roma. Ritorna in scena la rassegna “Classici del secolo futuro” che vede protagonisti della riscrittura e dell’interpretazione dei testi gli allievi del Terzo anno della Stap Brancaccio, Accademia di recitazione, drammaturgia e regia, sostenuti dai loro insegnanti.
Il primo appuntamento in programma è previsto il 6 e 7 febbraio alle ore 21.00 presso lo Spazio Diamante. In scena “Il tuffo”, tratto dal terzo atto di “Piccola città” di T. Wilder, a cura di Alberto Bellandi, Virginia Franchi e Lorenzo Gioielli.
Dichiara Lorenzo Gioielli: “È il terzo anno dei Classici del Secolo Futuro. Abbiamo creato questa rassegna perché di volta in volta interrogasse il tempo presente, con strumenti perfetti come i Classici. Strumenti, appunto, per creare nuovi testi e dar voce alle nuove generazioni, permettendogli di dialogare col pubblico giovane e meno giovane.
Questo anno ci siamo concentrati su quello che potremmo definire il romanzo di formazione, nel senso più allargato e forse impreciso del termine. Costruire una coscienza dei personaggi, della propria autorialità, giungere infine alla responsabilità di quel che significa fare spettacolo oggi. Grande attenzione ai significati, a morte la noia teatrale, a morte la superficialità, tornare a una poeticità del reale e del fantastico.
La morte, la vita, i sensi, la follia, la dura ma ridicola realtà degli artisti, queste, in ordine sparso, le questioni che verranno affrontate.
I “Classici del secolo futuro” restituiscono il nucleo pulsante e vivo del concetto stesso di “classico”. Si occupano della riscrittura e dell’interpretazione dei testi gli allievi del Terzo anno della Stap Brancaccio, Accademia di recitazione, drammaturgia e regia, provocati e sostenuti dagli insegnanti e dalle molte esperienze creative vissute nel triennio. Nel rispetto di un teatro sinceramente popolare, giovane. Emozionante”.