Firenze. Martedì 31 maggio, alle ore 18:00, verrà presentato al pubblico il nuovo volume di Giorgio Bacci, “Confini. Viaggi nell’arte contemporanea” (Postmedia Books, 2022). L’incontro, previsto all’interno della Sala Cinema del Museo Novecento, verrà introdotto da Sergio Risaliti (Direttore del Museo Novecento) insieme a Stefano Collicelli Cagol (Direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato) e a Stefania Rispoli (Curatrice del Museo Novecento).
Il testo propone una serie di viaggi nell’arte contemporanea analizzando artisti diversi e lontani nello spazio gli uni dagli altri, ma accomunati spesso da vicende biografiche e snodi tematici. Le opere sono studiate a partire dalla loro collocazione storico-artistica, da un lato in grado di rapportarsi creativamente con l’arte degli anni Sessanta e Settanta, e dall’altro capaci di aprirsi all’inclusione di dialoghi interdisciplinari, senza mai rinunciare alla specificità del mezzo. La struttura del libro rispecchia l’orientamento contenutistico, con un’ambizione metodologica che risiede nella volontà di lasciar emergere il ruolo dello storico dell’arte dalla descrizione stessa dei casi, il cui elenco non è un semplice esercizio di successione paratattica, ma riflessione su giunture stilistiche e nessi iconografici. L’appunto metodologico iniziale servirà proprio a mettere a fuoco il problema in termini generali, tenendo ferma la rivendicazione di una lettura dell’arte attuale che punti a unire critica, storia e confronto in termini visivi con l’opera. Tramite quest’opera il lettore si ritroverà ad attraversare muri, linee di confine problematiche, scoprirà la difficoltà di rapportarsi a identità in transito. Per giungere infine a un approdo, in realtà punto di nuove partenze future.
Nato a Livorno nel 1980, Giorgio Bacci insegna Storia dell’arte contemporanea presso il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze. Si è laureato e specializzato all’Università degli Studi di Pisa e ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Scuola Normale Superiore, dove è stato anche assegnista di ricerca e ricercatore a tempo determinato, in quanto coordinatore nazionale del progetto Capti (www.capti.it). Oltre a saggi e articoli, ha scritto “Le illustrazioni in Italia tra Otto e Novecento” (2009) e curato le mostre (e i relativi cataloghi) dedicate alle illustrazioni della casa editrice Salani (2012 e 2013), al rapporto tra Mimmo Paladino e la letteratura (2015 e 2016), a Roberto Innocenti (2016), Silvano Campeggi (2017), Lorenzo Mattotti (2018), Umberto Brunelleschi, Gipi (2019), Tom Phillips, Mario Madiai (2021), alle illustrazioni dantesche tra 1983 e 2021 (mostra itinerante destinata agli Istituti Italiani di Cultura all’Estero promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale). Attualmente le sue principali aree di interesse riguardano il rapporto tra arte e letteratura, le tematiche dell’emigrazione e dello ‘sguardo dell’altro’ nell’arte contemporanea.