“Dante per tutti”, il prossimo incontro interamente dedicato a Farinata degli Uberti

Roma. Il terzo appuntamento della stagione di “Dante per tutti” al Teatro Flavio si terrà giovedì 2 dicembre alle ore 21.00. In programma la lettura e il commento del Canto X dell’Inferno della “Divina Commedia”. Il Canto, che vede tra i protagonisti il capo dei ghibellini Farinata degli Uberti, contiene la profezia sull’esilio di Dante dalla città di Firenze.

Ogni spettacolo prevede, oltre alla lettura e al commento del Canto, anche l’esposizione di una leggenda medievale che si allinea alle tematiche affrontate nei versi danteschi. Il Canto X dell’Inferno sarà infatti introdotto dalla leggenda di Santa Giuliana: la martire che riuscì a incatenare il diavolo.

La scenografia dello spettacolo, così come dell’intera rassegna, è curata dagli allievi della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, sotto il coordinamento del maestro e professore Gennaro Vallifuoco. Uno studio attento delle leggende e dei Canti che verranno messi in scena, ha permesso ai giovani scenografi di ideare delle ambientazioni incantevoli e immersive, capaci di fare addentrare lo spettatore in un universo medievale originale e dal sapore favolistico.

“Dante per tutti” è una iniziativa ideata e curata da Luca Maria Spagnuolo, storico dell’arte e studioso del Medioevo. In ogni incontro, caratterizzato da una narrazione coinvolgente e appassionante, viene proposta la lettura e il commento di un Canto dantesco, la cui tematica è correlata a un approfondimento sulla cultura medievale.

Vengono proposti testi databili tra il XIII e il XV secolo, letti e discussi nella loro versione originale in volgare italiano: frammenti di leggende di santi, diavoli e miracoli e brani provenienti dal repertorio giullaresco medievale.

Tutti i testi provengono da manoscritti e incunaboli non editi o di difficile reperibilità, trascritti presso alcune delle più importanti biblioteche e istituti.
Seppur antichi, questi brani costituiscono un’innovativa risorsa: un patrimonio non più solo per specialisti e studiosi ma finalmente restituito al pubblico.

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