Roma. Nella serata di ieri, negli studi di Cinecittà, si è svolta la premiazione della 67a edizione dei David di Donatello. L’evento è stato trasmesso in diretta su Rai Uno e presentato da Carlo Conti e da Drusilla Foer.
L’evento si è aperto con l’intervento del Ministro della cultura Dario Franceschini il quale ha evidenziato l’importanza dei David come trampolino per il rilancio del settore audiovisivo dopo anni di “desertificazione”. «Le sale cinematografiche ancora hanno difficoltà a ripartire, ma credo che oggigiorno la differenza per il pubblico non consista nella qualità del film visionato a casa o a cinema, bensì nella possibilità di vivere in sala un’esperienza collettiva a differenza dell’esperienza individuale casalinga». Un pensiero finale è stato dedicato dal Ministro anche all’obbligo di mascherina ancora previsto per assistere agli spettacoli teatrali o alle proiezioni cinematografiche e che tra circa un mese sarà eliminato.
Si è trattato della prima volta, a distanza di due anni dall’ultima, in cui i David si sono tenuti in presenza di una sala piena, come ha sottolineato lo stesso Carlo Conti. Una bella serata, sviluppatasi in modo lineare passando attraverso tutte le premiazioni in programma e durante la quale si è potuta percepire la voglia di ripartire dell’intero settore.
Emozionante il momento in cui è stata ricordata Monica Vitti; particolarmente toccante, poi, il tributo ai tanti artisti del mondo del cinema e della televisione scomparsi nell’ultimo anno, sotto le note di “Senza fine” di Gino Paoli, cantata da Drusilla Foer: da Franco Battiato a Raffaella Carrà, da Lina Wertmüller a Renato Scarpa, da Libero De Rienzo a Paolo Pietrangeli.
Consegnato il David alla carriera a Giovanna Ralli, attrice che ha lavorato, tra gli altri, con Ettore Scola, Vittorio De Sica, Mario Monicelli e Roberto Rossellini; c’è stato inoltre un breve cameo musicale di Umberto Tozzi.
Tanti gli artisti sul palco commossi al momento della premiazione: il giovanissimo attore napoletano Eduardo Scarpetta, che ha ricevuto il suo primo David come migliore attore non protagonista per il film “Qui rido io”, in cui interpreta Vincenzo Scarpetta; Silvio Orlando, anche lui nato alle pendici del Vesuvio, come miglior attore protagonista per il film “Ariaferma”; Swamy Rotolo, come miglior attrice protagonista, per la sua interpretazione in “A Chiara”; Manuel Agnelli, come autore della miglior canzone per il film “Diabolik”; nonché lo stesso Giuseppe Tornatore, come miglior documentario con il film “Ennio”, il quale ha dedicato il premio alla madre e a Maria Morricone.
Paolo Sorrentino ha poi consegnato un David speciale ad Antonio Capuano, regista napoletano di riferimento nel film “È stata la mano di Dio”: un momento che ha regalato al pubblico un geniale colpo scenico in cui la realtà ha superato il cinema. Il premio oscar partenopeo, a sua volta, ha poi ricevuto il David giovani e i David per la miglior regia e per il miglior film proprio per “È stata la mano di Dio”.