Napoli. È un atteso ritorno quello di “Die Walküre” di Richard Wagner al Teatro di San Carlo. Dopo ben 13 anni il Massimo napoletano porta in scena, da sabato 11 maggio alle ore 19.00 e in replica fino al 18 maggio, il capolavoro wagneriano che conquistò nel 2006 due premi Abbiati, per le scenografie firmate da Giulio Paolini e i costumi di Giovanna Buzzi. Sul podio dell’Orchestra del San Carlo Juraj Valčuha.
La regia è a firma di Federico Tiezzi che afferma: “Ho scelto di rappresentare la storia della decadenza di una famiglia: il riferimento porta inevitabilmente a “I Buddenbrook” di Thomas Mann, utilizzato come una lente attraverso la quale osservare la vicenda wagneriana. Ho pensato prima di tutto a Mann, ma potrei citare ancora Ibsen e Strindberg, è a loro che mi sono ispirato per rileggere questa Valchiria, sottraendola agli stereotipi del racconto mitologico”. “Per far ciò – spiega ancora il regista – mi sono servito di dettagli scenici e gestuali. Simbolico, ad esempio, è il ricorso a due tavoli, intorno ai quali si snodano il primo ed il secondo atto, veri e propri ritratti di famiglia in un interno, oltre, ovviamente, alla scelta di costumi, specie quelli femminili, che rimandano alla fine dell’Ottocento, al tempo di Freud”.
Di grande caratura il cast che annovera Robert Dean Smith e Magnus Vigilius nei panni di Siegmund, Liang Li e Runi Brattaberg in quelli di Hunding, Egils Silins e Tomas Tomasson interpretano Wotan, mentre Manuela Uhl e Barbara Haveman danno voce e volto a Sieglinde. E ancora, Irene Theorin e Lise Lindstrom saranno impegnate nel ruolo di Brünnhilde, Ekaterina Gubanova e Ursula Hesse von den Steinen in quello di Fricka. Completano il cast Raffaela Lintl (Gerhild), Robyn Allegra Parton (Helmvige), Pia-Marie Nilsson (Ortlinde), Ursula Hesse von den Steinen (Waltraute), Alexandra Ionis (Rossweisse), Ivonne Fuchs (Seigrune), Niina Keitel (Grimgerde), Julia Gertseva (Schwertleite).