Brolo (Messina). Lo scorso 5 ottobre si è svolta al Cine Teatro comunale di Brolo la XIII edizione del festival canoro “Diventerò Una Stella” Premio Lorena Mangano che ha visto la partecipazione di 32 artisti provenienti da tutta Italia. La vincitrice di questa edizione è stata Claudia Litrico con il suo inedito “Niente da sempre” ricevendo il trofeo “Homo Faber” realizzato da Nicola Chiaromonte e una borsa di studio del valore di €1.000.
Il Festival dal 2016 è intitolato a Lorena Mangano, giovane di Capo d’Orlando tragicamente scomparsa in un incidente stradale proprio nel 2016. La sua storia continua a vivere grazie al Premio Lorena Mangano, istituito per onorare il suo ricordo e promuovere la sensibilizzazione su tematiche sociali importanti, come la sicurezza stradale. Proprio per questo il Dott. Massimiliano Fiasconaro, Ispettore Capo della Polizia Stradale di Sant’Agata di Militello, ha tenuto un intervento sull’educazione stradale, sensibilizzando i giovani sul rispetto delle norme del codice della strada.
I finalisti in gara hanno anche partecipato alle masterclass presenziate dai componenti della Giuria, quali il Maestro Enzo Campagnoli, Fabrizio Palma, Sonia Addario e Antonio Tortolano che hanno spiegato il mondo dello spettacolo in tutte le sue forme, dispensando consigli su come affrontare la loro carriera qualora decidessero di intraprendere questo percorso.
Preziose e protagoniste sono state le tre giurie che hanno decretato i vincitori della serata.
La Giuria Tecnica presieduta dal Maestro Enzo Campagnoli, affiancato da Fabrizio Palma, Marco Vito, Sonia Addario, Antonio Tortolano e Gemino Calà.
La Giuria del Premio Stampa “Sergio Granata” composta da giornalisti e critici musicali tra i quali: Salvatore Battaglia, Francesco Fiore, Valerio Barghini, Massimo Scaffidi, Valentina De Caro, Maria Elena Caliò, Antonino Muscaglione e Salvatore Calà.
La Giuria del Premio Critica “Aldo Casilli” tra cui figurano Salvatore Crimaldi (musicista) Maio Giuseppe (musicista) Stefania Caruso (cantante) Piero Di Maria (regista e autore) Peppe Aleci (talent scout) Daniele Gazia e il gruppo musicale Praeludium.
I premi della serata sono stati i seguenti:
– Categoria Kind: Antonio Pizzardi di Niscemi (CT), 9 anni, “100 Messaggi” Lazza;
– Categoria Young: Ilary Alaimo di Montedoro (CT), 15 anni, “Sweet Dreams”, versione di Annalisa;
– Categoria Cover: Bernadette Rizzo di Cittanova (RC), con la sua interpretazione di “io e te da soli” Mina;
– Categoria Inediti: Claudia Litrico, di Caltanissetta, con il suo brano “Niente da sempre”;
– Premio stampa Sergio Granata: Francesco Simone Batia di Acquedolci (ME) “Mitsubisci Power”;
– Premio Critica Aldo Casilli: Claudia Litrico “Niente da sempre” e Antonio Pizzardi “100 messaggi”;
– Premio Radio Amore: Francesco Simone Batia di Acquedolci (ME) “Mitsubisci Power”;
– Premio sociale 2024: Dott.ssa Maria Briguglio per il suo impegno nel campo sociale.
La serata è stata presentata dalla giornalista Maria Vitale che in questi anni si è dedicata a far crescere questo festival con lo scopo di dare una opportunità a giovani talenti, promuovendo il territorio grazie alla musica. Con lei abbiamo fatto una piacevole chiacchierata
Partiamo da questo ultimo festival. Com’è andato? Il bilancio e le sensazioni di questa edizione
Quest’ultima edizione del festival “Diventerò una Stella” premio Lorena Mangano è stata davvero straordinaria, carica di emozioni e momenti intensi. Il bilancio è estremamente positivo, sia in termini di partecipazione che di riscontro da parte del pubblico e degli addetti ai lavori. Abbiamo selezionato per la finale 30 concorrenti di talento, provenienti da tutta Italia, che si sono esibiti con grande professionalità. Quest’anno, inoltre, ho voluto affidare la direzione artistica al giovane cantautore siciliano Mario Valenti, proprio per dare più spazio e voce alla creatività dei giovani. È stata una scelta che ha portato nuova energia al festival, permettendo ai ragazzi di sentirsi ancora più coinvolti ed ha arricchito l’evento con una visione più fresca e innovativa.
“Diventerò una stella” è un festival che vanta 13 edizioni. Qual è la sua storia?
Il festival nasce da un sogno: offrire ai giovani talenti un’opportunità concreta per esprimersi e farsi notare. Sin dall’inizio abbiamo sempre cercato di valorizzare la creatività e il talento dei giovani, fornendo loro una piattaforma per crescere e affermarsi. Nel corso degli anni il festival si è evoluto, diventando un punto di riferimento nel panorama musicale giovanile. Un altro aspetto che abbiamo sempre tenuto in considerazione è l’importanza di trattare temi sociali rilevanti, come la sicurezza stradale, in ricordo di Lorena e di ciò che le è successo. Riteniamo fondamentale che i giovani, oltre a coltivare le loro passioni artistiche, comprendano anche il valore della prudenza e della consapevolezza nelle scelte di tutti i giorni. Abbiamo voluto abbinare la musica a momenti di riflessione, perché il nostro obiettivo non è solo far emergere i talenti ma anche far riflettere sulle responsabilità della vita quotidiana.
I veri protagonisti sono stati ovviamente i ragazzi, esattamente 32 concorrenti. Com’è cambiato negli anni l’approccio dei ragazzi che partecipano? Ha assistito a un cambiamento oppure il target è lo stesso?
Nel corso degli anni ho notato un’evoluzione significativa nell’approccio dei giovani partecipanti. Oggi i ragazzi sono sempre più consapevoli dell’importanza di costruire un percorso artistico professionale e vedono il festival come una grande opportunità non solo per mettersi in gioco ma anche per confrontarsi con artisti di altre regioni e di diverse esperienze. C’è una maggiore preparazione tecnica e una più profonda consapevolezza delle dinamiche musicali e dello spettacolo. I social media, inoltre, hanno amplificato le loro ambizioni, permettendo loro di esibirsi davanti a un pubblico sempre più vasto e di fare rete tra loro. Tuttavia, una cosa che non è mai cambiata è la loro passione genuina.
Potrebbe raccontarci un aneddoto di questa edizione che raccoglie lo spirito e i valori di “Diventerò una Stella”?
Un momento molto toccante di quest’edizione è stato durante l’incontro formativo sulla sicurezza stradale. In collaborazione con esperti e rappresentanti delle forze dell’ordine abbiamo coinvolto i giovani artisti del festival in una riflessione profonda su quanto sia importante la prudenza e la responsabilità alla guida. Uno dei ragazzi, durante questo incontro, un agente della polizia municipale di Brolo, ha voluto condividere una storia personale avendo prestato i soccorsi a seguito di un grave incidente stradale, ed ha sottolineato quanto sia necessario sensibilizzare su questi temi, estremamente provato. Tale testimonianza ha davvero mosso le coscienze dei presenti. Questo episodio ha messo in luce il lato educativo del nostro festival, che non è solo una vetrina per il talento artistico, ma anche un momento per crescere come persone, consapevoli del mondo che ci circonda.
Come immagina questo festival tra cinque anni? Quali saranno le sfide per essere al passo con i tempi?
Tra cinque anni vedo “Diventerò una Stella” ancora più strutturato e con una rete di collaborazioni più ampia, anche a livello internazionale, anche nell’ ottica della location che lo ospiterà l’anno prossimo, il nuovissimo “palazzo della cultura” che il comune di Brolo si sta alacremente apprestando ad ultimare ed inaugurare. Un festival che non solo sia in grado di lanciare talenti, ma che continui a dare spazio alla creatività e all’autenticità dei giovani artisti oltre che diventare un evento non recluso alla dimensione del teatro ma che dialoghi con la città in una sorta di totale “festa” musicale. Oltre all’evoluzione musicale, continueremo a dare spazio a tematiche sociali importanti, cercando di sensibilizzare i giovani su temi cruciali per la loro vita. Le sfide saranno molte, ma siamo pronti ad affrontarle con lo stesso entusiasmo e passione.