Napoli. In partenza le attività della Fondazione Isaia-Pepillo: un corso di lingua napoletana tra il Museo di Capodimonte e Casalnuovo, un progetto di ricerca storica e una scuola per la valorizzazione della tradizione sartoriale napoletana.
Il primo progetto previsto per il 2019 è il corso di lingua napoletana con ben due edizioni: la prima al Museo di Capodimonte, con tre giornate speciali ovvero sabato 4, domenica 12 e sabato 18 Maggio, per scoprire il meglio che questa lingua può offrire. La seconda a Casalnuovo, negli spazi che il Comune ha concesso in comodato alla Fondazione all’interno dello storico Palazzo Salerno Lancellotti. Il corso si sviluppa in un percorso completo in tre livelli da cinque incontri ciascuno, che si svolgeranno tra giugno, ottobre e novembre.
Considerando il DNA del Socio Fondatore, non stupisce l’attenzione alla sartoria napoletana, a partire da un articolato progetto di ricerca storica tra Napoli, Londra e la provincia, finalizzato alla raccolta di documenti e informazioni, da far confluire nel primo dei tre volumi previsti per la primavera del 2020 e dedicato alla “Napoli, Belle Epoque” di fine Ottocento.
La sartoria napoletana, però, non è solo una bella storia di successo del territorio, ma è anche un mestiere ricco di potenziale, perché legato a un concetto di bellezza e di buon gusto che può continuare ad avere successo in tutto il mondo, naturalmente a condizione di poter essere tramandata alle future generazioni. Su questo terreno, la Isaia è storicamente impegnata, avendo formato sul campo decine di sarti, e, a partire dal mese di maggio, organizzerà un “laboratorio di approccio alla sartoria” di 400 ore per giovani del territorio, grazie a un bando del Comune di Casalnuovo finanziato dalla Regione Campania, per poi passare interamente il testimone alla Fondazione che organizzerà unpercorso completo su tre anni.
Ultimo fronte sul quale sono stati fatti avanzamenti significativi è quello della “Biblioteca condivisa su Napoli e la Campania” lanciata il 27 Novembre scorso e che, grazie a collaborazioni come quella con la Scabec presieduta da Antonio Bottiglieri, potrà crescere sia qualitativamente che quantitativamente
I dettagli del corso di lingua napoletana, del progetto di ricerca storica e della scuola per la valorizzazione della tradizione sartoriale napoletana sono stati annunciati durante un incontro – allietato da una parte della sezione infantile dell’Orchestra Sanitansamble – organizzato nella sede della Isaia e moderato da Emma Di Lorenzo (giornalista di Radio Siani) con Tommaso D’Alterio (D.G. della Fondazione) in veste di guida tra i vari progetti ed i rispettivi collaboratori, alla presenza di circa 150 persone tra dipendenti della storica azienda napoletana di abbigliamento sartoriale maschile ed esponenti di associazioni, enti locali e università operanti sul territorio campano, oltre a banche e imprese che hanno scelto di sostenere la Fondazione. Obiettivo della serata: comunicare lo stato di avanzamento dei progetti annunciati a ottobre, nel convegno di presentazione al Teatro San Carlo, e far conoscere nomi e facce di chi, in vari modi, ha deciso di affiancare la Fondazione nel suo percorso finalizzato a proteggere e valorizzare i saperi presenti sul territorio campano.
Tra questi, le personalità che andranno a comporre il Comitato di Indirizzo, organo consultivo che, da Statuto, dovrà fornire indicazioni e suggerimenti per l’attività futura della Fondazione: annunciate le adesioni di Alessandro Barbano (giornalista, Presidente Fondazione Teatro dei Festival), Cesare Cunaccia (giornalista, critico d’arte), Michele Lignola (direttore generale Unione Industriale di Napoli) e Rosanna Purchia (Sovrintendente del Teatro San Carlo). Tra i membri del Comitato presenti alla serata del 28, Massimo Pelliccia, Sindaco di Casalnuovo – membro di diritto del Comitato – che ha ricordato l’impegno della sua Amministrazione per la difesa della tradizione sartoriale in termini di elemento di identità e di potenziale economico, Anna Paola Merone, Responsabile della Redazione Moda e Costume del Corriere del Mezzogiorno, che ha sottolineato l’importanza di ogni sforzo fatto per difendere e valorizzare la bellezza, e Jean Noel Schifano, autore di ben dodici romanzi su Napoli compreso il “Dizionario Appassionato di Napoli”, appena tradotto in italiano, che ha raccontato da par suo il rapporto con la sartoria vissuto nella bottega paterna dove i tessuti venivano srotolati producendo suoni misteriosi e affascinanti.
Assente giustificato anche Sylvain Bellenger, Direttore del Museo di Capodimonte, che ha voluto far arrivare un messaggio nella doppia veste di membro del Comitato di Indirizzo e di ospite dei corsi di lingua napoletana. “I corsi di Napoletano sono un’iniziativa della quale sono e rimarrò il più orgoglioso – ha scritto il Direttore. – Sono commosso e onorato di essere stato scelto e proverò a contribuire all’energia e alla visione del Comitato d’Indirizzo della Fondazione”.
Alla fine della serata ha espresso soddisfazione il Presidente della Fondazione Gianluca Isaia: “Le idee e i progetti che abbiamo annunciato nel convegno di presentazione al Teatro San Carlo stanno prendendo forma, grazie all’impegno della Fondazione di creare una rete di collaborazioni tra tutte le realtà del territorio. Questa è la chiave della nostra mission”.