Milano. Nei giorni delle feste, la compagnia franco-catalana Baro d’evel, con il suo spettacolo “Falaise” – in scena, in prima nazionale, al Teatro Strehler dal 27 dicembre al 4 gennaio – porta al Piccolo danza, acrobazia, recitazione e musica: una favola poetica in una performance sorprendente di umani e animali. Con “Falaise” la compagnia franco-catalana Baro d’evel ribalta, con poesia e umorismo, i codici del circo tradizionale, dando vita a una nuova complicità tra esseri umani e animali. Attraverso i loro spettacoli, onirici e pieni di poesia, che intrecciano e sovrappongono movimento, acrobatica, musica e parola, Camille Decourtye e Blaï Mateu Trias raccontano un mondo sull’orlo dell’abisso, che abita in cima alla scogliera, la “falesia” che dà il titolo allo spettacolo. In un continuo gioco tra equilibrio e disequilibrio, l’alternanza del bianco e del nero simboleggia la ricerca della purezza ma anche il contagio reciproco dei due colori: tutto è legato, tutto è collegato, tutto si muove tutto si trasforma. Uno spettacolo visivamente sorprendente che mette in discussione il presente del mondo e dell’umanità. “…Mettersi in pericolo artisticamente, cercare l’arte totale, è la nostra sfida motrice, abbiamo il bisogno di scambi, di incontri cercando l’eccellenza di ogni disciplina. È un arduo lavoro quotidiano, uniamo movimento, acrobazie, uso della voce, musica, materia, e nostra peculiarità è la presenza di animali in scena. Nei nostri luoghi di esibizione, pensati come scrigni, gli animali in scena sono portatori di emozioni, lo spettatore sente la loro presenza e si ha un’altra percezione della rappresentazione…per noi la performance è come una cerimonia, un incantesimo, riunire tutte queste discipline, avere animali in scena, bambini, artisti, fabbricare spettacoli che portino lo spettatore in un labirinto interiore, in un sogno ad occhi aperti”.