Roma. Si è conclusa la diciassettesima edizione della “Festa del Cinema di Roma” tenutasi dal 13 al 22 ottobre che, per la prima volta, è stata riconosciuta ufficialmente come Festival Competitivo dalla FIAPF (Fédèration Internationale des Associations de Producteurs de Films).
Sette sezioni di cui due specificamente dedicate alla gara intitolate “Concorso Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani” e “Freestyle”. Il premio per il miglior film è stato aggiudicato da “Janvāris (January)” di Viesturs Kairišs, regista lettone che ha raccontato l’indipendenza della Lettonia dall’URSS nel ‘91 evocando l’attuale conflitto in Ucraina.
La sede centrale della manifestazione è stata l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” ma la kermesse si è sviluppata in modo diffuso su tutto il territorio capitolino in location quali ad esempio il MAXXI, la Casa del Cinema ed i cinema Giulio Cesare e Nuovo Sacher.
Tantissimi i lungometraggi proiettati in questi giorni: dal racconto pirandelliano con Toni Servillo ed il duo Ficarra e Picone ne “La stranezza” diretto da Roberto Andò, all’anteprima di “Boris 4”, iconica serie tv con Francesco Pannofino che sbeffeggia il mondo televisivo italiano, passando per il documentario su Lelio Luttazzi “Souvenir d’Italie” di Giorgio Verdelli prodotto da SkyArte e MAD Entertainment in collaborazione con Vision Film Distribution che narra la vita del maestro triestino attraverso molte prestigiose testimonianze (Stefano Bollani, Pupi Avati, Drusilla Foer, Fabio Fazio, Rosario Fiorello, Simona Molinari, Lorenzo Hengeller, Donatella e Rossana Luttazzi, solo per citarne alcuni), nonché per “L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido, coprodotto da Goldenart Production e Rai Cinema. Molteplici anche le proiezioni internazionali quali ad esempio “Amsterdam” di David O. Russell con Christian Bale, Margot Robbie e Robert De Niro che fonde la commedia ai fatti storici, proponendosi come uno dei film più attesi dell’anno.
Nella sezione speciale è stato poi presentato il docu-film di Walter Veltroni “Ora tocca a Noi – Storia di Pio La Torre” che racconta la vita del segretario del PCI della Regione Sicilia. Ancora, sono stati proiettati i primi due episodi della toccante docu-serie “The Heysel Tragedy”, che approfondisce le conseguenze per le famiglie delle vittime e per il mondo dello sport in seguito alle drammatiche vicende accadute il 29 maggio 1985 durante la finale della Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus.
Ha poi ricevuto il Premio Progressive alla Carriera l’attrice svedese Noomi Rapace, su proclamazione della nuova Direttrice Artistica Paola Malanga, in accordo con Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma e Francesca Via, Direttrice Generale.
Si è trattato di un festival dedicato anche alle nuove generazioni con “All Eyes on Youth: the Role of the Next Generation in the Developement of the Creative Sector”, iniziativa che ha rappresentato una riflessione sul ruolo dei giovani quali attori del cambiamento, della trasformazione sociale, della pace e dello sviluppo sostenibile. In linea con questa mission, degno di nota è il coinvolgimento dello sponsor tecnico AzzeroCO2, grazie al quale le emissioni associate allo svolgimento della kermesse saranno compensate con un progetto che svilupperà fonti rinnovabili all’estero.
Si è poi omaggiato Bernardo Bertolucci quale artista che ha fatto la storia del cinema italiano con la proiezione di “The Sheltering Sky” (“Il tè nel deserto”) il 18 ottobre presso il Ferrero Cinema Adriano, introdotta da Luca Guadagnino ed in collaborazione con la Fondazione Bernardo Bertolucci.