Caserta. Oltre centocinquanta opere tra dipinti, disegni, sculture, arazzi, erbari, libri e oggetti d’arte e interpretazioni contemporanee in dialogo tra loro per raccontare la storia del giardino nel corso dei secoli. Dal 1° luglio al 16 ottobre la Reggia di Caserta ospita la mostra “Frammenti di Paradiso. Giardini nel tempo alla Reggia di Caserta”, curata da Tiziana Maffei, direttore del Museo, Alberta Campitelli e Alessandro Cremona. Un caleidoscopio di rappresentazioni dal Rinascimento ai primi anni dell’Ottocento che attraversano e interessano tutta la penisola nella diversità di paesaggi, modelli culturali e stili di vita, evocando, attraverso il contatto con la natura, l’Eden perduto a cui l’uomo da sempre aspira”. I giardini dipinti o riprodotti mirano ad immortalarne la bellezza fugace, a tramandarla nel tempo. La relazione tra giardino reale e le sue rappresentazioni stimola anche i visitatori a un’attenta riflessione sulla tutela e la salvaguardia della natura che ci circonda. “La sezione di apertura della mostra “I giardini di Caserta: modelli e progetti “è ovviamente dedicata al Parco della Reggia di Caserta, alle sue componenti, ai protagonisti, il re Carlo di Borbone, la moglie Maria Amalia di Sassonia e i loro successori, Ferdinando IV e Maria Carolina d’Asburgo, committenti in due diverse fasi, e naturalmente gli artefici, gli architetti Luigi e Carlo Vanvitelli e il “giardiniere” John Andrew Graefer. Ne “Il giardino in Italia nel rapporto col paesaggio” sono, invece, protagoniste le vedute di noti giardini che spaziano dalla Campania al Lazio, alle Marche, alla Toscana e al Piemonte, interpretati dai maggiori artisti delle epoche considerate. La terza sezione “Giardini come scenografia” descrive come l’esibizione del potere, le feste e il teatro abbiano sempre avuto i giardini come fondale privilegiato, adattato e declinato secondo le funzioni che accoglievano. Ne “Il giardino e l’acqua” sono esposte suggestive vedute marine, lacustri e fluviali in cui l’acqua è protagonista come nelle spettacolari raffigurazioni di giochi, fontane e vie d’acqua nei giardini. “Il giardino e il selvatico” esalta boschi e tenute a complemento delle ville e dei giardini, dalla tradizione dei giardini medicei fino all’Ottocento. Mentre “Giardini e botanica” vede l’elemento vegetale quale protagonista, con ruoli e funzioni diverse legate, ad esempio, alla “tulipomania” oppure all’introduzione di piante esotiche e l’affermarsi della scienza botanica. Nella sezione è presente una sala resa immersiva dall’esperienza olfattiva curata da Integra Fragrances, azienda italiana specializzata nella creazione e diffusione di fragranze personalizzate. “Lys Royal” è quella creata su misura per trasportare il visitatore nel mezzo di un inebriante giardino in fiore con le note morbide, fresche e delicate del mughetto e della rosa damascena miste a note di testa lievemente acquatiche che rievocano l’acqua e le fontane e infine, nel cuore, giglio, gelsomino e ylang-ylang. “Abbiamo accolto con entusiasmo – commenta Giuseppe Costa, presidente di Opera Laboratori – l’invito a realizzare questo evento espositivo e renderlo possibile con il nostro sostegno economico e con la collaborazione delle numerose figure professionali interne che hanno contribuito, curandone l’organizzazione, la realizzazione dell’allestimento oltre alla comunicazione e alle attività didattiche per bambini. Lavoriamo nel settore dell’arte, dei musei e della cultura in genere da oltre venti anni e crediamo nell’importante ruolo sociale che rivestono questi ambiti, per cui ci impegniamo a fianco delle amministrazioni in tutte le attività, come questa mostra, che valorizzino e promuovano il patrimonio”.