Los Angeles. Lo scorso 15 novembre è stato pubblicato “From Zero”, l’ottavo album dei Linkin Park, il primo del dopo Chester Bennington o il primo con Emily Armstrong, dipende dalla prospettiva e dall’interpretazione che si vuole dare. Proprio per questo bisogna tornare indietro con le lancette al 20 luglio 2017. Una data che molti fan e amanti della musica difficilmente dimenticheranno. Poteva essere la data che metteva fine alla carriera della band di Los Angeles. Poteva succedere per tanti motivi, perché quando muore il frontman perdi una buona parte della band, perché tutte le attenzioni si concentrano su di lui, e l’idea di sostituirlo rischiava di essere un’arma a doppio taglio da affrontare con i fan rischiando di averli contro. E infine, un’altra motivazione, riguarda gli anni di carriera, ben 17, un tempo abbastanza lungo per valutare di aver dato tutto e di aver perso l’alchimia. Questa è una prima interpretazione, se dovessimo valutare il tempo da una prospettiva. Da un’altra potremmo invece considerare i sette anni non come un digiuno, che va confermare quanto descritto finora, ma un periodo per elaborare il lutto e magari provare a ricominciare.
La storia dei LP, come sappiamo, parte da Mike Shinoda e Mark Wakefield (primo cantante), successivamente si sono aggiunti Brad Delson, Phonenix, Joe Hahn, Rob Bourdon e infine Chester Bennington dopo una audizione per sostituire Wakefield. Chester è stata la ciliegina sulla torta nella formazione della band. Col suo carisma ha rappresentato una generazione che si è sentita orfana con la sua morte. Ma lo zoccolo duro è stato sempre Mike Shinoda e non è stato per niente facile fare i conti con il passato, e questi anni di silenzio sono stati preziosi per capire il futuro dei LP. Shinoda ha compreso che non ci sarà più un nuovo Chester perché insostituibile. Ma il suo percorso ha delineato quello che deve e dovrà essere l’anima e lo spirito della band. Per fare tutto ciò non era necessario rompere con il passato in modo assoluto, ma trovare un anello di congiunzione per non rendere invano il percorso di questi anni. Questo passaggio del testimone poteva realizzarsi con una figura totalmente nuova, Emily Armstrong appunto. Lei ha compreso da subito l’eredità della band ed è entrata in punta di piedi facendosi apprezzare per il suo stile, riuscendo ad emergere senza imitare o scavalcare la memoria di Chester. Emily rappresenta il giusto compromesso. Allo stato attuale non possiamo parlare di una band intrappolata nei ricordi del passato, ma di una formazione che intende affrontare il suo destino con una nuova linfa vitale. Stiamo assistendo ad un nuovo capitolo per la band californiana. Sta risorgendo dalle sue ceneri ed è pronta ad offrici qualcosa di veramente nuovo.
“FROM ZERO” è pubblicato dalla Warner Records. Il titolo riprende le origini della band. Come più volte dichiarato da Mike Shinoda: “Prima dei Linkin Park, il nome della nostra prima band era Xero. Il titolo di questo album si riferisce sia a questo umile inizio che al viaggio che stiamo intraprendendo attualmente. Dal punto di vista sonoro ed emotivo riguarda passato, presente e futuro, abbracciando il nostro sound distintivo, ma nuovo e pieno di vita. È stato realizzato con un profondo apprezzamento per i nostri nuovi e vecchi compagni di band, i nostri amici, la nostra famiglia e i nostri fan. Siamo orgogliosi di ciò che i Linkin Park sono diventati nel corso degli anni e siamo entusiasti del viaggio che ci attende. […] Stiamo intrecciando i punti sonori in comune per cui siamo conosciuti e ne stiamo ancora esplorando di nuovi”.
Si riparte da zero ma con consapevolezze maggiori. Anzi, nonostante sia l’ottavo album e il primo con una formazione rivoluzionata e con un nuovo batterista, Colin Brittain, la band è molto più matura adesso rispetto agli ultimi due album. “From Zero” è composto da 11 brani per una durata complessiva di 31:54 con sonorità molto potenti per certi versi, simili a “Meteora”(2003). Dopo tanti anni i Linkin Park tornano a riproporre il genere nu-metal e i singoli come “The Emptiness Machine”, “Heavy Is the Crown”, “Over Each Other”, “Two Faced” confermano una maturità che è mancata in questi anni. Il vero banco di prova sarà il live e i nuovi brani promettono bene. Il tour mondiale è appena iniziato e gli artisti torneranno in Italia quest’estate, precisamente 24 giugno 2025 all’Ippodromo SNAI La Maura di Milano, come headliner degli I-Days Milano 2025. Il conto alla rovescia è appena iniziato.