Roma. In via del tutto eccezionale ed estemporanea il Teatro Vascello presenta, venerdì 22 ottobre alle ore 21, “LAVIA DICE GIACOMO LEOPARDI”, di e con Gabriele Lavia.
Spiega Lavia: “Le poesie di Leopardi sono talmente belle e profonde che basta pronunciarne il suono, non ci vuole altro. Da ragazzo volli impararle a memoria, per averle sempre con me. Da quel momento non ho mai smesso di dirle. Per me dire Leopardi a una platea significa vivere una straordinaria ed estenuante esperienza. Anche se per tutto il tempo dello spettacolo rimango praticamente immobile, ripercorrere quei versi e quel pensiero equivale per me a fare una maratona restando fermo sul posto”.
Lo spettacolo si intitola “Lavia ‘dice Leopardi” perché il protagonista dice, perché non legge né interpreta, ma riversa sul pubblico, in un modo assolutamente personale nella forma e nella sostanza, le più intense liriche dei Canti e non solo, da “A Silvia a L’Infinito, dal Canto notturno di un pastore errante dell’Asia e Il sabato del villaggio a La sera del dì di festa”.
I versi leopardiani ripetono che l’amore, l’intimità rubata ed immaginata fatta di attese e ricordo, i sogni senza sonno, le nobili aspirazioni dell’animo, le speranze che riscaldano lo spirito umano e che a volte svaniscono di fronte alla realtà, sono tutti elementi che rendono faticosa ed impegnativa la vita, ma straordinariamente degna di essere vissuta. “Lavia dice Leopardi” è un viaggio nella profondità dell’animo umano, un nuovo omaggio al poeta, a quella sua nuova voglia di sondare la parola e il suono in un momento della sua esistenza che si tramutò in esaltante creatività artistica.