“Hänsel e Gretel”, tra filastrocca e ballata

Milano. La Scatola Magica torna ad aprire le porte, subito all’inizio dell’anno, dal 2 al 19 gennaio, alla fiaba con il nuovo spettacolo di Stefano de Luca, “Hänsel e Gretel”, prodotto dal Piccolo Teatro e dedicato ai bambini, a partire dai 5 anni. Dopo “Cappuccetto Rosso” e “Il Principe Ranocchio”, proposti in versione rock e swing, l’immaginario tenebroso dei Fratelli Grimm ispira nuovamente il regista.
I due giovani attori, Lorenzo Demaria e Lucia Marinsalta, smessi i panni incantati dei personaggi di Carroll (si sono appena concluse e riprenderanno il 21 gennaio le recite di “Alice nel paese delle meraviglie”) raccontano il percorso di crescita di due fratellini che, aiutandosi l’un l’altro, troveranno da soli la via della salvezza. Le immagini in movimento e le interazioni degli attori con esse permettono ai più piccoli di immergersi nel racconto come in un libro illustrato, dove lo spazio si trasforma, di volta in volta, nei luoghi attraversati e narrati dalla celebre fiaba.
Scrive il regista: “È una fiaba che affronta genialmente – come solo la saggezza antica delle fiabe sa fare – la paura dell’abbandono e perfino il tema, tanto attuale e dibattuto, dell’uguaglianza e della parità fra i sessi: la piccola Gretel, alla fine della storia, raggiunge la propria indipendenza, affiancandosi al fratellino che, nella prima parte del racconto, l’ha supportata e consolata. Mi è parsa poi – continua de Luca – una fiaba piena di senso di realtà: la fame, il pane sbriciolato e mangiato nel bosco, la casetta dalla strega con il tetto di vera panna sono tutti elementi che trasportano i piccoli spettatori in un mondo di scoperte sensoriali. Grande protagonista della fiaba, oltre naturalmente ai due bambini, è certamente la Natura, con il suo bosco intricato, gli uccellini che mangiano le briciole, la luna, il bianco usignolo e anche la Strega, che della natura e del bosco è certamente una paurosa personificazione.
Gli elementi di scena di Linda Riccardi richiamano con concretezza ed efficacia i tanti simboli della natura contenuti nella fiaba e si contrappongono alle immagini poetiche delle animazioni di Ester Castelnuovo, creando un’interessante dialettica tra realtà e fantasia. Le musiche, composte ed eseguite alla fisarmonica da Giulia Bertasi, in continuo dialogo con la narrazione di Lucia Marinsalta e Lorenzo Demaria, donano a questa fiaba il sapore di una ballata popolare e la naturalezza di una filastrocca”.

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