Milano. Stefano de Luca propone un’insolita versione delle due fiabe dei fratelli Grimm, ispirandosi a due differenti generi musicali. I due coloratissimi protagonisti del “Principe Ranocchio swing” – il ranocchio e la principessina – si affrontano in una sorta di giocosa sfida teatrale al ritmo di musiche swing e jazz. Ciascuno dei due cerca di portare il pubblico a condividere le sue ragioni, stimolandolo a sperimentare i diversi punti di vista sulla vicenda. Sullo sfondo, in relazione dinamica con gli attori, si muovono illustrazioni poetiche ed evocative. Con lo stesso sguardo il regista farà attraversare il bosco a Cappuccetto Rosso su elettrizzanti sonorità rock, lungo un inedito sentiero che porterà, sì, al Lupo, ma non mancherà di far smarrire il giovane pubblico nelle mille sfumature della storia.
In questi spettacoli, il teatro di narrazione si fonde con altri due importanti linguaggi: la musica, che costituisce un vero e proprio contrappunto narrativo, e le immagini, che offrono una suggestione visiva che agevola l’accesso al racconto da parte del giovane pubblico.
“Ho un vivido ricordo delle illustrazioni dei libri di fiabe di quando ero bambino”, racconta Stefano de Luca. “Ricordo di averle tante volte animate nelle mie fantasie, al ritmo di musiche “da grandi” che costituivano un vero e proprio sfondo sonoro ai miei giochi. Fondendo narrazione e recitazione, musica e illustrazioni animate ho pensato di proporre le due più famose fiabe dei fratelli Grimm nella forma di un divertimento teatrale per i più piccoli, che racconti non soltanto le storie ma anche l’inesauribile felicità del giocare insieme”.