Modena. Il “combat folk” dei Modena City Ramblers fa tappa al Teatro Storchi di Modena con “Riaccolti in teatro”. Il tour, che parte proprio da questa data modenese, sarà un momento di raccoglimento per i Ramblers, reduci, nei soli ultimi anni, dalla pubblicazione di due album – “Mani come rami, ai piedi radici” nel 2017 e “Riaccolti” nel 2019 – che li ha portati a suonare in oltre 210 date su tutto il territorio nazionale.
“La dimensione del teatro – affermano i Modena City Ramblers – ci elettrizza particolarmente: in tanti anni di concerti, il teatro è un luogo che abbiamo frequentato poche volte e sempre con grande soddisfazione. Le nostre canzoni in questo contesto suonano in un modo del tutto particolare e ci “parlano” in modo diverso e sorprendente, e alla stessa maniera si rivelano a chi ci ascolta.
L’unica tournée teatrale della nostra carriera risale a 20 anni fa, dopo l’uscita di Raccolti; è giunta l’ora di tornare a vivere l’emozione del sipario che si apre, “riaccolti” dal pubblico seduto e pronto ad ascoltarci”.
“Riaccolti in teatro” è una speciale versione teatrale che ripropone tanti cavalli di battaglia e successi di 25 anni di storia della band emiliana.
Un omaggio al ventennale del memorabile album acustico “Riaccolti”, un concerto speciale tenutosi a novembre 2018 nello storico Studio Esagono di Rubiera (RE). Proprio come in quella performance, i Ramblers hanno scelto per “Riaccolti in teatro” una formula totalmente acustica e ancora più fedele come impostazione alle sonorità tipiche delle live sessions irlandesi.
Il titolo del lavoro si rifà esplicitamente al vecchio live e rimanda al ritorno nelle famigliari mura dello studio Esagono, dove i Ramblers sono partiti e in cui sono cresciuti, ma fa anche riferimento a un sentimento condiviso, che si lega a nuovi e vecchi incontri ed esperienze umane.
I Modena City Ramblers nascono nel 1991 come gruppo folk irlandese, innamorati della musica e delle tradizioni dell’Isola di Smeraldo. Dopo lo storico demo-tape autoprodotto “Combat folk” (MCR, 1993), nel 1994 esce per l’indipendente XRecords il primo album “Riportando tutto a casa”, piccolo e raro caso d’immediato successo a livello underground, poi ripubblicato da Blackout / Mercury. È un disco con cui i Ramblers rivendicano un’identità meticcia, fatta d’Irlanda ed Emilia, dei racconti sulla Resistenza e degli anni ’60, di viaggi e di lotte. Il disco costituisce tuttora il bestseller nella discografia della band, con più di 200.000 copie vendute a oggi.