Palermo. Sarà inaugurata martedì 26 gennaio alle 20.00, in diretta streaming, la Stagione 2021 del Teatro Massimo con “Il crepuscolo dei sogni”, l’opera site specific del visionario regista tedesco Johannes Erath, al suo debutto in Italia, che firma anche la drammaturgia e l’allestimento scenico. Sul podio, il direttore musicale Omer Meir Wellber.
Come in un grande set cinematografico, l’Orchestra, il Coro, il Coro di voci bianche e il Corpo di ballo del Teatro Massimo, con il soprano Carmen Giannattasio, il baritono Markus Werba e il basso Alexandros Stavrakakis, si muovono in uno spazio scenico dilatato che oltre alla platea e al palcoscenico comprende anche i palchi e la galleria del Teatro. Uno spazio completamente trasformato dalla scenografia, illuminato da una luce lunare che avvolge e trasfigura ogni forma. Un luogo altro che diventa paesaggio dell’anima e che richiama la condizione di oggi, quella di un’umanità disorientata e isolata, che ha perso certezze e punti di riferimento, alle prese con distanze, separazioni, schermi e nuove modalità di comunicazione. In questo scenario sospeso, che alterna speranza e sconforto, l’arte e la musica restano le forme più alte di speranza.
Erath e Wellber compongono così un “viaggio d’inverno” musicale, attraverso brani di opere diverse, da Rossini a Verdi, da Monteverdi ai Lieder di Schubert e di Richard Strauss, con una presenza ricorrente della “Traviata”, la cui protagonista è afflitta da una malattia polmonare che ci ricorda le sofferenze dell’uomo di oggi.
“Il tempo sospeso che stiamo vivendo ci impedisce di celebrare nella maniera consueta il rito dell’inaugurazione della nuova Stagione – dichiara il Sovrintendente Francesco Giambrone. In attesa di ritrovarci a Teatro e riprogrammare l’Evgenij Onegin già annunciato, iniziamo il nuovo anno con una produzione che ci fa riflettere inevitabilmente sul presente e sulle conseguenze dell’isolamento e delle distanze, affidata alla creatività del regista Johannes Erath e del direttore musicale Omer Meir Wellber, che coinvolge tutte le compagini artistiche del Teatro, l’Orchestra, il Coro, il Coro di voci bianche il Corpo di ballo. Raccogliamo la sfida che le circostanze ci impongono e continuiamo a confrontarci con nuovi linguaggi da condividere con il pubblico che ci segue da casa in attesa di ritrovarci presto”.
Il programma musicale traccia un percorso onirico tra luce e ombra, dall’alba di Richard Strauss e Haydn al “Viaggio d’inverno” di Schubert, dalle ombre della “Calunnia” del Barbiere rossiniano e dell’ascesa al potere di Boris Godunov fino alle luci su cui si conclude lo spettacolo.
Contribuiscono a disegnare l’ambientazione dell’opera i video, le immagini e i filmati di Bibi Abel, proiettati sulle superfici del Teatro. La coreografia del Dies Irae verdiano è di Davide Bombana, direttore del Corpo di ballo del Teatro Massimo, mentre i movimenti coreografici sono di Ugo Ranieri. Assistente alla regia Lorenzo Nencini. Maestro del Coro Ciro Visco, Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo.
L’Opera sarà ripresa in diretta e trasmessa in streaming sulla WebTv del Massimo, a cura della squadra tecnica del Teatro, coordinata da Gery Palazzotto, con la regia televisiva di Antonio Di Giovanni. Per assistere, basta collegarsi al sito www.teatromassimo.it e per chi volesse è possibile fare una donazione libera tramite carte di credito o PayPal.