Napoli. “Siamo all’interno del Museo Archeologico Nazionale intimamente legato nella storia e nella genesi al Teatro di San Carlo”, a parlare è Paolo Giulierini, Direttore del MANN, protagonista del decimo episodio di “Voci di Memus”, la prima serie podcast del Teatro di San Carlo il cui decimo episodio è disponibile da sabato 10 aprile sulle piattaforme Spotify, Spreaker e Apple Podcast.
Già l’opera con cui viene inaugurato il San Carlo il 4 novembre del 1737, “Achille in Sciro” di Domenico Sarro, sancisce l’idea di legare la classicità al tema del teatro, un legame presente anche in numerosi elementi decorativi, dal gruppo scultoreo di Partenope posto sulla sommità della facciata del Niccolini fino al Velario dipinto dal Cammarano che sovrasta la Sala con la sua storica raffigurazione di Apollo che presenta i poeti a Minerva.
Questo tema della classicità che lega i due Istituti fu anche propiziato dall’attività di Re Carlo che un anno dopo l’inaugurazione del Teatro di Ercolano dava avvio alla straordinaria campagna di scavo presso la Città di Ercole e 10 anni dopo a Pompei (1748).
In questo itinerario all’interno del MANN sono tanti i riferimenti al mondo antico che legano il teatro all’archeologia e da cui è possibile scorgere la genesi del teatro.
“Voci di MeMUS” (https://www.spreaker.com/show/voci-di-memus-conversazioni-in-rete ) è un ciclo di podcast che racconta il dietro le quinte del Lirico napoletano, l’evoluzione del costume e della società che da sempre ruota intorno al Teatro e agli artisti che hanno popolato le sue stagioni.
Un’apertura virtuale, un racconto “interattivo” fatto da collezionisti privati e personaggi che hanno vissuto il Teatro dall’interno, ma anche da rappresentanti di altri musei e di istituzioni.
Si alterneranno “al microfono” nei prossimi appuntamenti: Eduardo Nappi, per molti anni responsabile dell’Archivio Storico del Banco di Napoli; Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporenee.
“Voci di MeMUS”, progetto di narrazione partecipativa a cura di Giovanna Tinaro e Dinko Fabris, è sostenuto dalla Regione Campania UOD 01 “Promozione e Valorizzazione dei Musei e delle Biblioteche”.