Roma. Dopo la vittoria del David di Donatello 2020 come “Miglior Musicista” per Il Flauto Magico di Piazza Vittorio, l’Orchestra di Piazza Vittorio festeggia i 18 anni di attività ed ha pubblicato lo scorso 11 settembre per Vagabundos/Godfellas, in cd e digitale, “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio – Original Soundtrack”, colonna sonora del primo film musicale multietnico della storia del cinema.
Una travolgente, libera e personalissima riscrittura dell’Opera di Mozart, firmata da Leandro Piccioni e Mario Tronco, con la produzione artistica di Pino Pecorelli, in cui musicisti dalle provenienze più disparate si uniscono a esecutori legati alla “musica colta”(l’Orchestra Pessoa e il Quartetto Pessoa), per creare un tripudio di colori e note affascinante e coinvolgente, capace di riflettere le varie anime dell’Orchestra di Piazza Vittorio.
Ospiti del disco le straordinarie voci di Petra Magoni, Fabrizio Bentivoglio e Violetta Zironi nei panni rispettivamente della Regina della notte, Sarastro e Pamina, celebri personaggi dell’Opera.
Nella nuova partitura, rielaborata con rispettosa libertà e slegata da virtuosismi barocchi, l’estro melodico del genio austriaco si coniuga alla perfezione con le differenti culture musicali dei componenti dell’OPV. Strumenti delle diverse tradizioni (djembe, dumdum, sabar, kora e tabla) si mescolano sapientemente con gli elementi dell’orchestra classica (archi, fiati, ottoni e pianoforte) e strumenti più moderni (chitarra elettrica e classica, basso, tastiere, vibrafono) in una sintesi inedita tra musica classica, reggae, pop, jazz, mambo, folk e suggestioni etniche.
Il tutto in chiave ultra contemporanea, con i personaggi che cantano in ben otto lingue diverse – italiano, francese, portoghese, spagnolo, arabo, wolof, inglese e tedesco – per restituire una fusione di sonorità, sentimenti e influenze del tutto naturali e armoniose.
Succede così che Papageno intoni note reggae giamaicane e Pamino suoni ritmi e percussioni cubane. O che Il fischio di Tamino che inizia con le prime otto battute della partitura di Mozart diventi poi una bossa nova ispirata a quella melodia, o ancora che la celebre aria della Regina della notte si inoltri verso territori più folk.
“La suggestione che ha ispirato questa scelta stilistica – racconta Mario Tronco – è stata quella di immaginare che l’Opera originale fosse stata tramandata oralmente, come una favola nel corso dei secoli (analogamente alle leggende raccontate dagli aedi dell’antica Grecia, dai griot dell’Africa Occidentale o dai cantastorie medievali), andando così a sedimentarsi in culture diverse e distanti tra loro da un punto di vista geografico e sociale. Alcuni musicisti non leggono la musica – prosegue – così quando abbiamo insegnato loro le arie del Flauto magico ce le hanno restituite con qualche “errore” che noi abbiamo fatto diventare partitura, come se si trattasse di mutazioni legate alla stessa natura del racconto orale”.
Arricchiscono il disco le composizioni originali di Leandro Piccioni (aria 5,9, 11, 19, 20, 21, 23, 24 e 27), inserite nella loro posizione cronologica “naturale” fra le arie mozartiane eseguite dall’Orchestra. Pensate per essere il più attinenti possibile alle scene, ai costumi e ai personaggi del film, le musiche originali sono ispirate a temi di Mozart – del Flauto Magico e non solo – e contribuiscono a creare un ambiente sonoro “favolistico” e immaginario.
“Il Flauto Magico di Piazza Vittorio – Original Soundtrack” è tratto dal film musicale “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”, una favola visionaria e ultrapop ambientata in una Piazza Vittorio che si anima come per magia durante la notte. I giardini della piazza, dopo l’orario di chiusura, dal tramonto fino all’alba, diventano il luogo dove tutto può accadere e dove tutto effettivamente accade.