Milano. Torna l’8 e il 9 marzo, al Teatro Carcano di Milano, un thriller psicologico, uno spettacolo per riflettere sulle fragilità dell’animo umano e sulla violenza di genere: “Il Giocattolaio”.
Lo spettacolo diretto da Enrico Zaccheo, con Francesca Chillemi e Francesco Iaia, è la riedizione teatrale italiana del “Toyer” di Gardner McKay che fu un duraturo successo di Broadway.
“Il Giocattolaio” è un thriller psicologico claustrofobico nel quale il protagonista prende di mira le donne, pur decidendo di non ucciderle. Egli le seduce e le lobotomizza con molta destrezza, abbandonandole a un destino atroce: le rende bambole viventi, immobilizzate su una sedia a rotelle e disponibili ad ogni suo desiderio. Nello spettacolo, ricco di tensione e suspense, si susseguono colpi di scena a ritmo serrato che costringono lo spettatore a seguire tutta la vicenda col fiato sospeso.
Il testo è in grado di indagare la capacità umana di manipolare il prossimo e la straordinaria attitudine dell’essere umano a mentire e a torcersi psicologicamente quando è mosso da forti emozioni soprattutto se si tratta di quelle più inconfessabili.
“Il Giocattolaio” spinge lo spettatore a riflettere sul grande potere del carisma e sul desiderio dell’individuo suggestionato a credere a qualunque verità faccia comodo, a perdonare facilmente per poter ritornare nella sicura e confortevole quotidianità. La vittima è così pronta ad accettare ogni compromesso fino a provare desiderio sessuale nei confronti del carnefice. Lo spettacolo pone l’accento sulle fragilità dell’istinto umano e sulla capacità di accettare il degrado morale suggerendo però al pubblico che spesso esiste una possibilità di scelta e di riscatto.
“Il Giocattolaio”, in considerazione dei recenti e tragici casi di cronaca di violenza contro le donne, è purtroppo uno spettacolo di grande attualità che invita a una riflessione ampia sulle forme di violenza psicologica e fisica nei confronti delle categorie sociali più deboli.
Francesca Chillemi, amatissima attrice televisiva, cinematografica e teatrale, affronta in questo spettacolo una sfida artistica intensa, dando vita a un personaggio complesso e sfaccettato. Al suo fianco, Francesco Iaia offre una performance potente, incarnando il ruolo del manipolatore con maestria e profondità. La regia di Enrico Zaccheo guida gli spettatori attraverso una narrazione avvincente, mantenendo alta la tensione e l’interesse per tutta la durata dello spettacolo.
Il testo, tratto da uno dei più fortunati romanzi thriller di Gardner McKay dei primi anni Settanta, è stato trasformato in una commedia grazie all’allestimento di Tony Richardson e all’interpretazione della coppia Kathleen Turner – Brad Davis. È stato uno dei grandi successi di Broadway di quel periodo (per un decennio).
“Dopo Gerico Innocenza Rosa con Valeria Solarino, Savà Produzioni Creative e Stefano Francioni Produzioni rinnovano con questo spettacolo il loro impegno per la sensibilizzazione del pubblico a temi sociali di grande attualità. “Abbiamo deciso di raccontare questa storia dove si parla di manipolazione nelle relazioni affettive lasciando in qualche modo una via d’uscita” – dichiara Monica Savaresi coproduttrice con Savà Produzioni Creative. “Abbiamo voluto rappresentare una storia non di violenza ma sensibilizzare al problema della violenza affinché tutte le donne, tutte le persone in difficoltà abbiano la possibilità di comprendere che anche nelle situazioni più complicate c’è sempre una via di fuga, il nostro desiderio è che da questo spettacolo si esca con un messaggio di speranza”.
Lo spettacolo è patrocinato dall’associazione FARE X BENE ETS che sostiene, promuove e tutela i diritti inviolabili della persona, soprattutto delle categorie sociali più deboli e soggette a discriminazioni come donne, bambini e persone disabili.
Crediti foto: Laila Pozzo.