Milano. In prima nazionale, dal 6 al 16 febbraio, al Teatro Studio Melato, “Eneide, generazioni” racconta al pubblico giovane, ma non solo, il mito dell’eroe in fuga dalla sua patria verso un nuovo destino.
Lo spettacolo, nuova produzione del Piccolo Teatro, si ispira al capolavoro virgiliano, da cui si dipartono innesti e contaminazioni con la contemporaneità.
Dopo il successo di “Iliade, mito e guerra”, con “Eneide, generazioni”, il racconto si sposta sul poema di Enea, l’eroe in fuga dopo l’incendio della città di Troia.
“Il primo aggettivo con cui Virgilio definisce Enea è “profugo” – sottolinea Stefano Scherini – e il teatro della sua azione è il Mare Mediterraneo. Impossibile quindi non partire da lì, da quella definizione che porta a una condizione che ben conosciamo nella nostra attualità”.
Da questo punto di avvio, lo spettacolo intreccia i più significativi temi virgiliani. Nel viaggio di Enea si ritrovano gli errori, le perdite, i sogni, le speranze e soprattutto i conflitti fra dovere e desiderio, tra il fato, come somma di precetti identitari di una famiglia e di un popolo, e le proprie aspirazioni. Aggiunge il regista: “La relazione di Enea con il padre e con gli antenati, i Penati, porta senza dubbio alla luce la frizione tra generazioni differenti, tra desideri diversi”. In scena, Stefano Scherini, Giovanna Scardoni e Nicola Ciaffoni.