Milano. Figura chiave del jazz europeo, Enrico Intra propone un concerto nato durante il recente periodo di “clausura decisamente creativa”: musiche eseguite al pianoforte in forma di suite, cui si aggiunge, nella serata del 20 agosto, il suono live electronics di Alex Stangoni. Il suono sarà in scena, al Chiostro Nina Vinchi, da martedì 18 a giovedì 20 agosto. In caso di maltempo, le recite si sposteranno al Teatro Grassi.
“Una delle doti naturali degli esseri viventi è la possibilità di udire. Di udire suoni e rumori, come piacere per ascoltare poesie, voci e musica. Ma l’eccezionalità di questo miracolo è per tutti essere una guida del suono invisibile verso un infinito impalpabile”. Con queste parole Enrico Intra presenta il suo ultimo progetto dedicato al Piccolo Teatro, in programma al Chiostro Nina Vinchi. È questa, sempre nelle parole del Maestro, la meta da raggiungere con lo stesso Intra nel ruolo di “traghettatore”: “vi terrò per mano verso mete ignote da immaginare, in cui aria, acqua e suono saranno il mulino della fantasia”.
Durante il periodo di “chiusura forzata”, definito da Enrico Intra “di clausura decisamente creativa”, il Maestro ha composto 58 minuti di musiche che, durante queste tre serate speciali, saranno eseguite al pianoforte nella classica forma di suite. Per la conclusione del ciclo, il compositore ha previsto la presenza di una “fabbrica dei suoni”, ovvero uno strumento elettroacustico, il live electronics, alimentato e suonato da un giovane musicista, Alex Stangoni. Spetterà a lui il compito di assecondare ed amplificare la naturale tensione alla sperimentazione del maestro, proponendo un concerto unico che nasce da una complicità e da una storica collaborazione tra i due musicisti. Protagonisti, tra l’altro, di una versione discografica intitolata “Sound Planets”, registrata al Teatro Strehler in occasione del “MitJazz Festival”.