Il “Teatro Digitale” propone tre nuove opere nel segno di Daniele Gatti

Roma. La programmazione di “Teatro Digitale” prosegue nel segno di Daniele Gatti. Aspettando “Il barbiere di Siviglia” cinematografico per la regia di Mario Martone, che dirigerà per l’apertura della stagione 2020/21, dal 24 novembre al 3 dicembre viene proposta la visione in streaming di tre inaugurazioni andate in scena sempre sotto la bacchetta del Maestro: “Tristan und Isolde” di Richard Wagner nel 2016 per la regia di Pierre Audì (24, 25 e 26 novembre), “La damnation de Faust” di Hector Berlioz nel 2017 per la regia di Damiano Michieletto (27, 28 e 29 novembre) e “Les vêpres siciliennes” di Giuseppe Verdi nel 2019 per la regia di Valentina Carrasco (1, 2 e 3 dicembre). Con il maestro Gatti sul podio alla direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma si sfoglieranno indimenticabili pagine d’opera e, nello stesso tempo, si ripercorreranno tre delle tappe che hanno portato uno dei maggiori direttori a livello internazionale, alla carica di direttore musicale della Fondazione Capitolina. Lo streaming gratuito dei tre spettacoli è disponibile dal sito ufficiale del Teatro, operaroma.it, grazie alla collaborazione con RaiPlay.

Si parte martedì 24 novembre con “Tristan und Isolde” di Richard Wagner, opera inaugurale della stagione 2016/2017, che ha segnato il debutto del maestro Daniele Gatti all’Opera di Roma. Lo spettacolo, con la direzione affidata alla bacchetta di uno tra i migliori interpreti wagneriani di oggi e la regia firmata da Pierre Audì, è stato un successo indiscusso, dove a trionfare è stata la musica. Nel cast Andreas Schager (Tristan), Rachel Nicholls (Isolde), John Relyea (Re Marke), Brett Polegato (Kurwenal), Michelle Breedt (Brangäne). Il nuovo allestimento, una coproduzione con Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e De Nationale Opera di Amsterdam, vede le scene e i costumi di Christof Hetzer, le luci di Jean Kalman e i video di Anna Bertsch. Maestro del Coro Roberto Gabbiani.

Si prosegue venerdì 27 novembre con “La damnation de Faust” di Hector Berlioz, opera inaugurale della stagione operistica 2017/18, con cui il Teatro dell’Opera di Roma ha vinto il Premio Abbiati della critica musicale italiana come miglior spettacolo del 2017. Damiano Michieletto firma la regia di una messa in scena in pieno accordo con la direzione musicale di Daniele Gatti, dal taglio cinematografico tra salti temporali e immagini oniriche lontane da attualizzazioni e realismo. Del resto il mito di Faust raccontato da Goethe nell’idea musicale originaria di Berlioz era stato concepito come “leggenda drammatica”, cioè un’opera da concerto. In questa forma vide la sua prima rappresentazione assoluta nel 1846. Tutto è simbolico e i personaggi non sono delineati così nettamente come nel melodramma. Protagonisti Pavel Černoch (Faust), Alex Esposito (Méphistophélès), Veronica Simeoni (Marguerite) e Goran Jurić (Brander). Le scene sono firmate da Paolo Fantin, i costumi da Carla Teti, le luci da Alessandro Carletti, i movimenti mimici da Chiara Vecchi. Video Roca Film. Maestro del Coro Roberto Gabbiani.

Il percorso proposto con il “Teatro Digitale” si conclude si conclude martedì 1 dicembre con “Les vêpres siciliennes” di Giuseppe Verdi, opera con cui il maestro Gatti ha inaugurato la stagione 2019/20 da Direttore Musicale del Teatro dell’Opera di Roma. La nomina era arrivata al termine della prima replica del Rigoletto inaugurale della stagione precedente, 2018/19. “Les vêpres siciliennes” mancava dal nostro Teatro dal 1997 quando fu per la prima volta eseguita nella lingua originale, come è successo nuovamente in occasione dello spettacolo che riproponiamo. La regia del nuovo allestimento è affidata a Valentina Carrasco, la scenografia al francese Richard Peduzzi, le luci a Peter van Praet, i costumi a Luis F. Carvalho. Il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma interpreta il balletto “Le quattro stagioni”, parte integrante del terzo atto di questo grand-opéra, per la coreografia di Valentina Carrasco e Massimiliano Volpini. Tra i principali interpreti Roberto Frontali (Guy de Montfort), John Osborn (Henri), Michele Pertusi (Jean Procida), Roberta Mantegna (Hélène), stella nata nella prima edizione di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, che ha poi intrapreso una brillantissima carriera internazionale, e Andrii Ganchuk (Le comte de Vaudemont) e Irida Dragoti (Ninetta) nati invece dalla seconda edizione. Maestro del Coro Roberto Gabbiani.

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