Vignola. Dopo la pausa estiva, la città torna a rianimarsi e il teatro riprende il suo ciclo naturale, con un nuovo anno di attività che ERT Fondazione propone al Teatro “Ermanno Fabbri” di Vignola. Lo fa iniziando con una festa d’inaugurazione, domenica 6 ottobre, che riapre simbolicamente le porte ai suoi abitanti, un invito a ritrovarsi rivolto agli spettatori.
“Il teatro è una proiezione dei sentimenti dell’umanità sul palcoscenico – commenta il Sindaco di Vignola, Simone Pelloni, che prosegue – speranze, sogni, inquietudini, grandi domande esistenziali, forse qualche risposta, il tutto sublimato in diverse forme. Anche quest’anno il cartellone del Teatro Fabbri propone un’offerta quanto mai varia e qualitativamente elevata, che spazia tra diversi generi e vede anche la presenza di celebrità di caratura internazionale. L’invito a tutti gli appassionati è dunque quello di guardare con attenzione a tutto il programma, perché la stagione 2019/2020 soddisfa realmente le più diverse sensibilità”.
Il titolo scelto per la stagione 2019/ 2020 è “Bye bye ‘900?” , che vuole essere un‘occasione per riflettere sul presente, per interrogarci su quali strumenti di analisi siamo in grado di ereditare dal secolo scorso e su chi siamo e come cambiamo.
“Come noi, oggi, costruiamo la nostra identità originale, sullo sfondo del paesaggio che ci precede? –scrive il direttore Claudio Longhi– Che lascito ci ha trasmesso il Novecento? È stato davvero il “secolo breve”, nato 14 anni dopo la sua genesi e morto 11 anni prima di finire, o è un secolo lungo lunghissimo che in forme striscianti e vischiose, impastate di inerzia e di viltà, di smemoratezza e di ignoranza, ancora si ostina, tenacemente, a non lasciarci? E voltandogli le spalle, che futuro ci aspetta? Per noi così restii a fare i conti radicalmente con qualcosa o qualcuno, dunque, fare i conti con noi stessi, oggi, è un po’ fare i conti con il Novecento. Hello and good-bye, si diceva…”.
Porre domande, suscitare dubbi, sollevare riflessioni, innescare stimoli è parte stessa del teatro, nel suo essere luogo di incontro e condivisione, per il singolo cittadino e per la comunità.
In coerenza con questa idea di teatro, nonostante la delicata e difficile situazione di sofferenza generale del sistema teatrale italiano, ERT Fondazione, in quanto Teatro Nazionale e Teatro Stabile Regionale, si assume la responsabilità a cui è chiamata: svolgere un servizio pubblico, con la ferma volontà di non venire meno agli impegni presi con le istituzioni, gli spettatori e gli artisti e di portare avanti la sua progettualità, pensata e costruita, giorno per giorno, in tre anni di lavoro. L’impegno è tanto più significativo se si considera anche la recente decurtazione da parte del MIBAC, a fronte di una conferma della qualità e della dimensione dell’offerta culturale della struttura, riconosciuta dal Ministero stesso – con i suoi 95,85 punti – come il primo Teatro Nazionale del Paese.
“Per un verso su questo taglio”, dichiara Longhi, “pesa l’esiguità delle risorse messe a disposizione del sistema teatrale nazionale, insufficienti anche in rapporto alla mole di attività che la logica competitiva ha generato in questi ultimi anni. A questo si associa un meccanismo di assegnazione dei finanziamenti che genera effetti distorsivi proprio rispetto a quel principio di competitività su cui si regge il Decreto di riparto del FUS (ad esempio tagli a fronte di aumenti di punteggio). Confidiamo dunque nel fatto che il Ministro voglia prendere atto di questa situazione, ponendovi al più presto rimedio”.
Al fine di dare forza e continuità alla propria progettualità, la Fondazione lancia LovERT una “chiamata” alle aziende, agli imprenditori e ai professionisti, che condividono gli intenti di ERT e scelgono di supportarla per un maggior benessere sociale, culturale, civile ed economico del nostro territorio, storicamente sensibile a questi valori e a quest’idea di sviluppo.
A Vignola vanno in scena da ottobre a marzo 22 diversi titoli per un totale di 25 recite di spettacolo incluse le matinée dedicate alle scuole. Un cartellone ricco e articolato che si muove tra grandi interpreti, come Giuseppe Battiston che in “Wiston vs Churchill” interpreta il politico che ha cambiato le sorti dell’Europa nel bellicoso trentennio fra il 1915 e il 1945; Stefania Rocca, accanto a Massimiliano Gallo e a un nutrito cast, è diretta da Alessandro Gassmann ne “Il silenzio grande”. A firmare il testo è Maurizio De Giovanni, autore napoletano di libri di successo, come “Il commissario Ricciardi” o “I bastardi di Pizzofalcone”, da cui è stata tratta l’omonima e fortunata serie televisiva che vede lo stesso Gassmann impegnato nel ruolo dell’ispettore Lojacono.
Nella nuova stagione del Teatro Fabbri spazio anche alla comicità di Angela Finocchiaro che in “Ho perso il filo” è alle prese con il Minotauro nei panni di Teseo; dopo i riconoscimenti e i successi televisivi che l’hanno portata alla conduzione del Festival di Sanremo 2019 insieme a Claudio Bisio e Claudio Baglioni, Virginia Raffaele presenta a Vignola il suo nuovo spettacolo, “Samusà”.
Si ispira al libro “Barzellette”, uscito a gennaio 2019 per Einaudi Stile Libero, l’ultimo e omonimo lavoro teatrale di Ascanio Celestini. Attraverso la loro quotidianità, il linguaggio ironico e popolare, le barzellette permettono a Celestini di ricordarci che possiamo ridere di tutto e soprattutto di noi stessi.
Oltre agli spettacoli, fondamentale e irrinunciabile per ERT è “L’altra stagione“: l’universo delle attività che si irradiano sul territorio coinvolgendo i cittadini e le sue istituzioni.
“Il nostro impegno mira – come infatti sostiene il Presidente Giuliano Barbolini – a far sì che la Fondazione si connoti e sia riconosciuta come interlocutore fondamentale nelle pratiche culturali della città e che il Teatro venga sentito come “luogo necessario” alla sua vita civile e sociale, in virtù di un modo di intendere la programmazione che non si esaurisce solo nell’offerta degli spettacoli (assai valida per noi, rimessa però al giudizio di spettatori e critica), ma comprende anche una ricca progettualità di attività, pensate come parte integrante della stagione”.
Nella volontà di creare un rapporto privilegiato con la cittadinanza, nasce inoltre la nuova Compagnia stabile di ERT Fondazione, alla cui cura sono affidate molte attività che si sviluppano nel corso dell’anno, come i “Blitz!”, un ciclo di lezioni-spettacolo condotto nelle aule scolastiche in orario didattico.
Sempre sul “versante Scuola”, oltre ai “Blitz!”, ERT propone a Vignola la stagione di Teatro per Ragazzi e de La domenica a teatro, le Lezioni spettacolo e i Classroomplay.
In coerenza con l‘attenzione destinata alla formazione, è stato infatti appena rinnovato il Protocollo d‘Intesa triennale con l’Ufficio scolastico della Regione Emilia-Romagna per i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro), che conducono gli alunni a vivere il mondo teatrale e le sue dinamiche a diretto contatto con i professionisti del settore.
Alla radio sono dedicati due importanti progetti: “Dietro le quinte: il teatro come non lo avete mai sentito”, ideato con NetLit, che per il secondo anno porta il teatro negli studi di Radio Città del Capo (programma realizzato e condotto da Massimiliano Colletti e Chiara Colasanti); e “L’ora del vero sentire. Passioni, incontri e scaramanzie dei protagonisti della stagione ERT”, 15 appuntamenti curati da Piera Raimondi Cominesi su RadioEmiliaRomagna, per scoprire i segreti e i sogni di chi sale sul palco.
Sempre in ambito radiofonico, per la stagione 2019/2020, RAI Radio3 diventa main partner della Fondazione anche in virtù di una comune progettazione su vari fronti.