Roma. In occasione della presentazione presso l’Accademia dei Lincei della Nuova Fondazione Pedretti, saranno esposti dal 19 al 21 settembre a Roma, a Villa Farnesina, tre disegni di Leonardo da Vinci. Come rivela la particolareggiata descrizione dell’ambasciatore ferrarese a Milano, Giacomo Trotti, Leonardo ideò una suggestiva scenografia. “La Fabula di Orfeo” fu scritta dal Poliziano a Mantova in un lasso di tempo piuttosto breve, in volgare, durante il 1480. A questa rappresentazione scenica va riferito il cosiddetto Foglio del teatro, pubblicato da Carlo Pedretti nel 1999 e da lui datato 1506-1513. Il foglio raffigura una scena mobile, che rende l’idea della complessa scenografia che prevedeva il cambio di scena con effetti di luci e coreografie di suoni, canti e danze. L’esposizione al pubblico dei disegni è un evento eccezionale, sia per la rarità con la quale si esibiscono i disegni di Leonardo, sia perché questi disegni condensano al meglio il carattere unico della creatività leonardesca. I fogli documentano la progettazione di una “macchina teatrale” nella quale Plutone emerge con straordinari effetti scenografici e ritraggono i personaggi della Favola, animate da quella vitalità spontanea che solo Leonardo riesce a imprimere nei suoi rapidi schizzi. Il foglio mostra i due poli cardine dell’intera attività di Leonardo: la sapienza inventiva declinata in chiave tecnologica e la forza espressiva dell’immagine. Il luogo che ospita l’esposizione, Villa Farnesina, sottolinea anche grazie a questo evento la propria centralità nel percorso di diffusione dell’arte leonardesca in Italia come ha ben messo in evidenza la mostra Leonardo a Roma realizzata nel 2019 in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo. A rendere centrale Villa Farnesina per la diffusione dell’arte di Leonardo in Italia sono anche gli affreschi eseguiti dal Sodoma sulle pareti della camera da letto di Agostino Chigi, che l’artista realizzò intorno al 1515-1517 nello stesso periodo in cui Leonardo termina il suo soggiorno romano iniziato alla fine del 1513. In occasione della esposizione dei disegni si potranno anche vedere i primi risultati del restauro in corso. L’intervento prevede la rimozione di protettivi applicati alla fine di un restauro eseguito cinquant’anni fa che, con il passare del tempo, si sono radicalmente alterati modificando la lettura degli affreschi e dei preziosi sfumati del Sodoma. Infine a completare il percorso leonardesco della Farnesina, si potrà ammirare nella Sala del Fregio il dipinto della Gioconda Nuda (di proprietà della Fondazione Primoli e temporaneamente in comodato all’Accademia dei Lincei) realizzato da un seguace di Leonardo.