Nichelino. Per “WE ARE OPEN. A cena con musica e cinema”, venerdì 10 luglio è in programma la sonorizzazione dal vivo del documentario “Chang” a cura di Project-TO, in collaborazione con Seeyousound.
Il documentario, girato dagli autori di King Kong cinque anni prima del loro grande successo, diventa un film di avventure che prende vita con le composizioni originali eseguite dal vivo dal duo Project-TO dove elementi di sonorità elettroniche dialogano con elementi derivanti da registrazioni manipolate digitalmente di strumenti tradizionali thai. La sonorizzazione è stata composta per la prima volta per l’inaugurazione del Seeyousound Festival a Firenze nel 2019. La colonna sonora originale è curata da Riccardo Mazza.
“Chang” – di Merian C. Cooper e Ernest Schoedsack del 1927 – è uno dei primi documentari che riguardano la vita nella giungla del sud-est asiatico. Gli autori, Cooper e Schoedsack, impiegarono una settimana a raggiungere il villaggio dove rimasero per 18 mesi filmando davvero le situazioni più pericolose attraverso una videocamera nascosta (e, inevitabilmente, ricostruendo parzialmente alcune scene più tardi). Con questa pellicola, gli ex avventurieri e futuri creatori di King Kong abbandonano l’etnografia per darsi alla creazione di fiction.
Kru è un pioniere che vive nel bel mezzo della giungla nel nord del Siam. Per evitare gli attacchi delle belve escogita delle trappole allo scopo di ucciderle. In una delle sue trappole va a finire anche un piccolo chang, che in lingua siamese significa elefante, che Kru pensa di domare con la speranza che un giorno possa essergli di aiuto. Legato ad un palo sotto la sua palafitta, viene liberato dalla madre che distrugge pure la casa. Kru con la famiglia fugge nel villaggio che, a sua volta, viene assalito improvvisamente da un mammut. Ma a quell’aggressione, gli abitanti del villaggio riescono a reagire.
Candidato agli Oscar nel 1929 il film è stato girato dagli autori di King Kong cinque anni prima del loro grande successo. Schoedsack e Cooper erano due documentaristi alla ricerca di luoghi esotici dove realizzare film che mettevano in gioco una visione mitica del rapporto uomo-natura, senza timore di ibridare documentario e fiction.