Torino. La Cappella di Guarini festeggia un anno dalla sua riapertura al pubblico e l’ingresso nel percorso di visita dei Musei Reali. Tanto è passato dal momento dal taglio del nastro alla presenza del Ministro per i Beni e la Attività culturali, ai rappresentanti del territorio, alle maestranze e ai tecnici che hanno lavorato al restauro e alla stampa nazionale e internazionale: tutti hanno voluto segnare con la loro presenza questa rinascita. Durante questi 365 giorni sono moltissimi i visitatori che si sono recati in visita al capolavoro di Guarini, la cui cupola è stata completamente riconsegnata alla città e al suo panorama.
La restituzione alla comunità di questo capolavoro al pubblico ha segnato il termine di un percorso lungo e complesso: all’indomani del tragico incendio dell’11 aprile 1997 la struttura riportava danni tali che sembrava destinata all’implosione. La riapertura costituisce dunque una scommessa che pareva impossibile e che ora è stata vinta, ottenuta grazie alla determinazione e al lavoro che ha impegnato centinaia di persone.
I lavori di recupero sono durati oltre 20 anni, durante i quali si sono alternati diversi cantieri: un restauro delicatissimo che per la sua complessità e straordinarietà si è aggiudicato il Premio del patrimonio europeo / Premio Europa Nostra 2019, conferito dalla Commissione Europea ed Europa Nostra, principale rete per il patrimonio culturale. La cerimonia di premiazione dell’European Heritage Awards si terrà a Parigi il 29 ottobre alla presenza del Commissario Europeo Tibor Navracsics sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.
Ma un premio così importante va festeggiato con tutta la città ed è per questo che il 22 novembre i Musei Reali promuoveranno una giornata di iniziative per il pubblico dedicate al capolavoro di Guarini.
“Indubbiamente è stata una grande emozione” – commenta Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali. “L’inaugurazione e il convegno internazionale che ha fatto seguito hanno permesso di restituire a tutti questo capolavoro, grazie agli sforzi dei tanti che hanno lavorato per salvarlo. Il pubblico ha risposto in maniera positiva tanto che i dati di accesso ai Musei Reali sono in continua crescita”.