Padova. Gianluca Costa lavora come creativo freelance per aziende che vogliono puntare su comunicazione e innovazione per promuovere i loro prodotti e servizi. Tra le sue attività c’è la gestione di Arcellatown, una community social locale con più di 20.000 follower che racconta il quartiere periferico Arcella di Padova in modo divertente e propositivo, tra le prime a lanciare l’hashtag #IoSuonoDaCasa. Entrato a far parte di SIEDAS nel 2018, Gianluca Costa è l’esperto della comunicazione e segue le attività di molti artisti ed operatori del mondo dello spettacolo. Lo raggiungiamo virtualmente, visti i tempi, per farci raccontare le sue impressioni sulla attuale situazione.
Il momento è delicato e gli artisti vogliono raccontarlo con nuove modalità. Cosa è successo in questi giorni?
C’è da fare una premessa, il settore artistico in Italia è stato il primo ad essere colpito dalle chiusure con l’annullamento di spettacoli e concerti sin da fine febbraio.
I flash-mob virali non potranno riportare indietro i milioni che sono andati persi in questi mesi. Detto questo l’Italia come sempre si è dimostrato Paese ricco di intraprendenza e con l’emergenza sono subito nate decine di iniziative spontanee sui social per dar sfogo alla voglia di spettacolo, come #IoSuonoDaCasa e #MusicaDalleFinestre, due hashtag che in breve tempo sono diventati virali portando migliaia di persone ad utilizzare i propri balconi come palcoscenico per uno spettacolo gratuito dedicato ai propri vicini: chitarre, dj set, cori di interi palazzi riempiono le nostre bacheche social in questi giorni.
I video che in queste ore scorrono sui social network sono davvero un toccasana di serenità per tutti.
Quale è stata la reazione del pubblico della rete e quali potranno essere i futuri sviluppi di questo nuovo trend?
Come detto questi video sono diventati rapidamente virali. In un momento in cui la necessità di intrattenimento casalingo è primaria non può che essere una buona notizia per tutti.
Il rovescio della medaglia è che questi spettacoli social sono per lo più realizzati da amatori, mentre i professionisti si sono lasciati scappare un’ottima occasione per farsi pubblicità positiva.
Questo trend “democratico” premia i giovanissimi artisti che sono molto attivi e si stanno dando da fare con lunghe dirette instagram in cui rispondono alle domande dei fans e riempiendo TikTok di brevi freestyle. Se questo movimento si manterrà possiamo prevedere due scenari: che anche i big inizieranno a lavorare in questa direzione e nei prossimi giorni appariranno video di personaggi famosi che suonano dal balcone, oppure che usciti dall’emergenza i giovani saranno un po’ più famosi, e i big un po’ meno seguiti.
Da esperto di comunicazione dell’arte e dello spettacolo, cosa consiglieresti a un artista che vuole affidare il suo messaggio ai social? Quali potrebbero essere le strategie vincenti?
Innanzitutto penso che i social siano una grande democrazia e che l’età non conti se c’è voglia di mettersi in gioco. Per un musicista e un attore questo è un momento straordinario per farsi pubblicità. Aprire un account TikTok per un attore e riprendersi mentre prova le battute di uno spettacolo o per un musicista investire alcune ore della giornata per riprendersi mentre crea musica o si lascia intervistare dai fans nelle storie Instagram è un grande investimento pubblicitario, anche e soprattutto per entrare in contatto con target diversi dal suo tipico fan.
Chi ha paura di mettersi in gioco online perché pensa di non essere capace perde una straordinaria occasione.
Certo, io parlo da pubblicitario e non da artista, ma quando poi i teatri riapriranno sarà necessario un lavoro inimmaginabile per recuperare i danni (e le date), quindi è importante cominciare già a lavorare in prospettiva.
E infine, cosa pensi che dobbiamo imparare da questa situazione? Cambierà il nostro modo di comunicare l’arte e lo spettacolo?
Dico che spero vivamente cambi. Come già detto non sono un artista ma sono un grande fruitore di spettacoli e concerti e come tale cerco sempre di essere aggiornato sulle novità, in questa direzione vedo che le grosse major investono capitali immensi in comunicazione e i piccoli devono usare l’ingegno per tirarsi fuori dall’anonimato.
Spero che ora sia chiaro a tutti quanto importanti sono i social network nella creazione di un personaggio artistico completo, in un epoca in cui tutti vogliono entrare nelle case dei personaggi famosi o quantomeno guardarli affacciati dal balcone.