Milano. Raffaella Azim e Francesca Conte, dirette da Daniela Ardini, portano al teatro Gerolamo sabato 9 marzo alle ore 21:00 il romanzo di Dacia Maraini, premio Campiello nel 1990, ambientato nella Sicilia del Settecento. In Europa trionfa il Secolo dei Lumi, a Palermo, in un tempo scandito da impiccagioni, autodafé, matrimoni d’interesse e “Vai in convento!”, nasce Marianna, della nobile famiglia degli Ucrìa. “Sposare, figliare, fare sposare le figlie, farle figliare, e fare in modo che le figlie sposate facciano figliare le loro figlie che a loro volta si sposino e figlino…”, è il loro motto, e ci credono visto che la famiglia è riuscita a imparentarsi per via femminile con le più grandi famiglie palermitane. Marianna è sordomuta. Ed è costretta, a soli 13 anni, ad andare in sposa a suo zio. E viene investita “con rimproveri e proverbi” quando osa sottrarsi al suo ruolo di moglie. Lei è però diversa e saprà trovare la forza per elevarsi al di sopra della chiusura e della meschinità che la circonda. Una storia ribaltata e memorabile e fin dalle sue prime pagine il romanzo di Dacia Maraini, a lungo best-seller, immerge il lettore non solo nel clima cupo e pieno di contraddizioni della Sicilia del Settecento, ma nella forza, nel coraggio, nell’empatia, doti declinate al femminile.