Milano. Mercoledì 13 aprile alle ore 20.00, torna nel Duomo di Milano la “Passione secondo Giovanni” (versione del 1725) di Johann Sebastian Bach, eseguita dall’Ensemble strumentale e vocale laBarocca diretto da Ruben Jais. Puntuale come ogni anno, la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi” propone nel periodo pasquale l’esecuzione del meraviglioso repertorio costituito dalle Passioni di Bach. Dopo un anno di stop, che ha visto svolgersi esclusivamente in streaming questo grande classico del palinsesto milanese, ritorna in presenza il concerto per la Santa Pasqua nel Duomo di Milano, offerto alla cittadinanza dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Ancor più del solito, l’eco della musica si perde e si moltiplica tra le volte gotiche della Cattedrale. Questo appuntamento, ormai vero e proprio must del cartellone milanese per la Pasqua, si conferma nella Stagione 2021/2022 acquisendo un particolare significato simbolico, in un momento storico tribolato dall’infuriare della guerra e dagli orrori della distruzione. Della grandiosità del Duomo, il cuore e lo spirito di Milano, la cui acustica enfatizza e corrobora la sacralità di questa musica, il Maestro Jais, un anno fa, sottolineò che: «Si rimane disarmati di fronte all’immensità di questo luogo. Ha un grande fascino: pura musica nello spazio sacro». Un’iniziativa frutto dell’ospitalità dell’Arciprete del Duomo Mons. Gianantonio Borgonovo con il Capitolo Metropolitano e della Veneranda Fabbrica del Duomo. Queste le parole di Mons. Gianantonio Borgonovo: «Quello del 13 aprile è un concerto per rendere gloria a una delle pagine più intense della musica sacra di ogni tempo dall’interno della Cattedrale e un’occasione preziosa per rileggere la narrazione del Quarto Vangelo illuminata dalla “Croce gloriosa” del Figlio dell’Uomo e Figlio di Dio, ribadendo in questo frangente storico la vicinanza della Veneranda Fabbrica del Duomo e de laVerdi alle domande di senso che attraversano il nostro cuore». Ambra Redaelli, Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, ha dichiarato: «La Johannes-Passion è un messaggio di speranza per la celebrazione di questa Pasqua, ancora carica di incertezze, dolore, tragedia. La Fondazione vuole dare un segnale di vicinanza alla popolazione ucraina, per una raccolta fondi straordinaria, nell’occasione di questo importante concerto da destinare al fondo #Milanoaiutaucraina.» Il Concerto di mercoledì 13 aprile rappresenta, infatti, il coronamento della partecipazione dell’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi” all’iniziativa #MilanoAiutaUcraina, finalizzata alla raccolta di donazioni destinate all’aiuto e all’accoglienza della popolazione ucraina. Così, dal Duomo, l’Ensemble laBarocca eseguirà la “Passione secondo Giovanni” (Johannes-Passion) per soli, coro e orchestra BWV 245. Un cast internazionale completa le formazioni in scena per il capolavoro del Genio di Eisenach, universalmente considerato una delle massime espressioni artistiche della storia della musica: Jörg Dürmüller (Evangelista), Håvard Stensvold (Gesù), Ditte Marie Bræin (Soprano), Joanna Klisowska (Ancilla), Alessandro Baudino (Servus), Marco Saccardin (Pilatus), Piermarco Vinas Mazzoleni (Petrus), Gabriel Diaz (Controtenore), David Fischer (Tenore), Christian Senn (Baritono). Alla viola da gamba, Cristiano Contadin. Il Maestro del Coro è Jacopo Facchini. La “Passione secondo Giovanni” di Johann Sebastian Bach per soli, coro e orchestra BWV 245 rappresenta una pagina fondamentale nell’alveo della musica sacra. Si basa sul diciottesimo e sul diciannovesimo capitolo del Vangelo secondo Giovanni del Nuovo Testamento, ed è arricchita da arie e corali basati sui testi di Barthold Heinrich Brockes. Costruita secondo il criterio di rappresentare in musica il Vangelo durante i riti della Settimana Santa, la Passione secondo Giovanni è basata su alcuni episodi-chiave del testo evangelico: l’arresto di Gesù, la partecipazione della folla alla sua condanna, la crocifissione, la morte e la deposizione nel sepolcro. Il ruolo di narratore è affidato all’Evangelista.