Milano. Presso il Teatro Carcano di Milano, dal 5 al 7 febbraio, andrà in scena “La Repubblica – da Platone e Aristofane, Euripide, Eschilo” con la regia e drammaturgia di Omar Nedjari. Si tratta di uno spettacolo prodotto dall’Università Statale di Milano in occasione delle celebrazioni del centenario della sua fondazione, in collaborazione con la compagnia Atir e il sostegno del Teatro Carcano, per dare voce e corpo al pensiero del grande filosofo. Esaltando l’ironia che pervade alcune pagine del testo platonico e giocando con i forti rimandi che risuonano nei testi dei suoi contemporanei, si immagina una commedia moderna, fatta di momenti coreografici, di canzoni, squarci comici e lirici, dove il conflitto si svolgerà prima di tutto nello spettatore, messo di fronte alla proposta di una città dai contorni mostruosi che ci affascina con la bellezza della sua inattaccabile logica. L’opera di Platone è alla base del pensiero occidentale ma, mentre il suo intento è conoscere la radice del “bene” e di conseguenza del “buon governo”, molte delle soluzioni che immagina come “buone” ci lasciano attoniti, sbalorditi e confusi. Il buon governo, il governo “giusto”, può forse convivere con la forte censura che Platone impone? Può forse convivere la costruzione di uno stato ideale con la soppressione dei più deboli? La sua idea di democrazia sfocia, fin troppo spesso, in un’immagine che ci ricorda la peggiore dittatura. Eppure, nel suo pensiero limpido e assoluto, trasuda uno sguardo crudelmente lucido che non può lasciare indifferenti. In questo momento storico, così ricco di contraddizioni, dove una società democratica come quella europea preme per il riconoscimento dei diritti di tutte le minoranze e, al contempo, accetta fra i suoi membri stati guidati da principi sovranisti e dove il faro della democrazia, l’America degli Stati Uniti, dice di far guerre per “esportarla”, credo sia utile e necessario tornare all’origine della nostra idea di etica, per scoprire che, forse, tutte queste contraddizioni erano già presenti nelle fondamenta. “La Repubblica” è un ampio progetto, sia artistico che formativo e coinvolge, oltre ai lavoratori dello spettacolo, gli studenti, i professori e i dipendenti dell’Università Statale di Milano. Centro del progetto è lo spettacolo a partire dall’opera di Platone “Repubblica”, dove 5 attori professionisti, guidati dal regista Omar Nedjari, condurranno il dialogo, circondati da un coro di 11 allievi attori, studenti dell’Università Statale che, da studiosi delle parole di Platone, attraverso un percorso laboratoriale lungo più di un anno, presteranno il loro corpo e la loro voce al pensiero del grande filosofo. Lo spettacolo è pensato anche come strumento e occasione di dialogo sulle molte tematiche sollevate dall’opera filosofica. Pertanto, è stato affiancato da un ciclo di 4 conferenze (gratuite e aperte al pubblico) dove professori ed esperti del pensiero platonico si sono confrontati con gli artisti e la cittadinanza. L’ultimo incontro si svolgerà proprio al Carcano, il 6 febbraio, prima della seconda replica.