“La sera dei miracoli”, al Teatro Acacia il concerto tributo a Lucio Dalla

Napoli. Il 4 marzo al Teatro Acacia si è tenuto il concerto tributo a Lucio Dalla dal titolo “La sera dei miracoli”, produzione di Good Vibrations Entertainment, organizzato da Veragency in collaborazione con Berti Live e Mentiassociate.
Una sorta di festa di compleanno con un ospite d’onore che, sebbene ci abbia lasciato ormai 13 anni fa, è sempre presente nei cuori e nella vita di quanti hanno colto la sua sensibilità e l’arte di saper raccontare con delicatezza la vita anche nei suoi aspetti più amari.
A far rivivere le atmosfere bolognesi il cantautore Lorenzo Campani, noto al grande pubblico per essere stato semifinalista al talent “The Voice of Italy” nel 2013 nel team di Cocciante per poi passare a ricoprire nel 2016 il ruolo di Quasimodo e di Clopin nel musical sempre di Cocciante “Notre Dame de Paris”, oltre ad avere aperto svariate volte con la sua band i concerti di Vasco Rossi e Ligabue.
La sua bella voce potente e a volte graffiante, con una buona pronuncia anche in napoletano quando intona “Caruso”, nel momento in cui scherza col suo pubblico, invece, si scioglie in una simpatica “s” sibilante che tradisce le sue origini emiliane.
Campani ha dimostrato di poter passare dalla “Corte dei Miracoli” alla “Sera dei Miracoli” con naturalezza e agilità, cambiando tono e registro, dimostrando in entrambi i casi grande padronanza del palcoscenico e del suo prezioso strumento vocale. Quello che ha sorpreso, semplicemente perché non poteva essere messo in risalto nei ruoli precedentemente ricoperti, è la sua capacità di entrare in sintonia con il pubblico anche quando si tratta di prosa e non di versi.
Sarà forse per l’empatia propria della sua terra di origine che lo rende molto simile alla nostra o al suo amore profondo per Dalla che ci accomuna in un unico sentire.
Il merito del suo successo va però distribuito con i musicisti che lo hanno accompagnato, senza i quali sarebbero difficili performance del genere e che ci hanno regalato più di un assolo strumentale in cui hanno dimostrato le loro abilità: da Luigi Buggio alla direzione artistica e alle tastiere, Marco Vattovani alla batteria e percussioni, ad Alessandro Leonzini al basso, a Marco Locatelli chitarra elettrica e coro e infine a Ivan Geronazzo alle chitarre, classica, elettrica e al mandolino.
Questi hanno aperto il concerto con le note di “La settima luna” e subito il pensiero è andato a Nadia Vandelli dei Colossi della Musica (Eleonora Giorgi), fan di Lucio che dopo 20 anni dall’uscita di “Borotalco” finalmente è riuscita a incontrare con Mauro Fantoni (Carlo Verdone) il suo idolo e Lucio lo mette a suonare la batteria mentre invita la Giorgi a cantare proprio la canzone che lui scrisse per il film del 1982.
E ogni volta che Campani rivolgeva il suo sguardo oltre il cielo, mi sono domandata cosa potesse pensare Lucio guardando da lassù il teatro pieno a cantarla, insieme poi a “4 marzo 1943”, a “Come è profondo il mare”, a “L’anno che verrà”, a “Caruso” e ballare a suono di “Attenti al lupo”.
Probabile che abbia sorriso con lei e azzerato il volume del pubblico per non sentire quanto stonava, come fece in quell’occasione con la Giorgi e per far sentire solo la voce di Campani. Ovunque tu sia buon compleanno Lucio.

Crediti foto: Francesco Chiot.

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