Ravello. La lunga estate in musica del Ravello Festival, dopo l’inaugurazione della scorsa domenica nel segno di Wagner e Martucci prosegue con il primo appuntamento dedicato alla grande tradizione strumentale settecentesca con i “concerti a molti stromenti” di Antonio Vivaldi.
Domenica 7 luglio (ore 21.30) a salire sul podio del Belvedere di Villa Rufolo, l’Accademia barocca di Santa Cecilia diretta da Federico Maria Sardelli. Nata nel 2005 all’interno delle attività cameristiche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Accademia Barocca si propone di rinverdire i fasti della “Vertuosa Compagnia dè Musici di Roma”, gruppo formatosi agli albori del ‘600 anch’esso all’interno dell’Accademia e alla quale dedicarono loro composizioni importanti musicisti dell’epoca, da Stradella a Scarlatti. Federico Maria Sardelli – che li dirigerà – oltre ad essere un musicista eclettico è compositore, musicologo, ma anche pittore, scrittore e perfino autore satirico.
Ad essere eseguiti i Concerti a molti stromenti (RV574, 535, 577, 576, 162, 562) di Antonio Vivaldi.
La definizione di “concerto per molti stromenti” indica nell’opera di Vivaldi un genere di concerto in cui l’orchestra d’archi dialoga con vari strumenti ad arco e a fiato e, più raramente, a pizzico e a tastiera. Concerti che Vivaldi scrisse per l’orchestra femminile dell’Ospedale della Pietà di Venezia o per la Hofkapelle di Dresda. Summa di questa tipologia è il Concerto RV 562, “affresco grandioso in cui uno spericolato violino principale è costantemente in gara con due trii contrapposti”, come ha scritto il direttore di questo concerto, Federico Maria Sardelli.
Elemento comune di queste composizioni vivaldiane una ferra gerarchia che pone il violino principale al vertice, seguito poi dagli altri strumenti. Vivaldi riservava infatti, per il suo violino i passi più spettacolari e impervi, lasciando agli altri il ruolo di comprimari.