Roma. Più ricca che mai è l’offerta culturale che Officina Pasolini, il Laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio, propone per il mese di giugno alle 21:00 in presenza al Teatro Eduardo De Filippo e in streaming sulla pagina Facebook.
Evento atteso, domenica 12 arriva Adriana Calcanhotto, una delle artiste di spicco dell’attuale scena musicale brasiliana che ha raggiunto il successo internazionale con dischi raffinati e coraggiosi. Figlia del batterista jazz Carlos Calcanhotto, la cantautrice, autrice, illustratrice, docente universitaria e due volte vincitrice di un Latin Grammy, salirà sul palco accompagnata soltanto dalla sua chitarra, stile per cui è diventata famosa, in una delle due uniche tappe italiane del suo tour mondiale” Call me”.
Artista poliedrica, affascinante e imprevedibile, tanto da essere stata più volte definita la nuova Elis Regina per il suo incredibile talento, Adriana Calcanhotto mescola le radici dei ritmi più acclamati del paese, samba e bossa nova, con forti elementi di funk brasiliano, rock e pop, stili che rielabora con originalità dando luce ad un sound inconfondibile che l’ha resa una star internazionale in più di trent’anni di carriera e oltre venti album pubblicati.
Il concerto inizierà con il nuovo singolo “Lovely” e la scaletta comprende sia canzoni da lei amate come “Music” (Madonna), “Back to Black” (Amy Winehouse) e “Nature boy” (Eden Ahbez) che alcuni dei suoi brani di maggior successo, diventati la colonna sonora di milioni di fan in Brasile e nel mondo, tra cui “Era pra ser, Esquadros, Mais feliz e Cariocas”. Non mancheranno ancora nuovi singoli, come “Veneno bom”, canzone premiata con la menzione d’onore al Concorso Internazionale di Canzone d’Autore del 2020 che fa parte di un gruppo di dieci canzoni scritte dalla cantante-compositrice di Porto Alegre durante l’isolamento nella sua casa di Rio de Janeiro nel 2020. Nove di queste composizioni hanno dato vita al suo album più recente: “Só”, un lavoro provocatorio, uscito in Brasile in piena pandemia da Covid-19, periodo durante il quale Adriana Calcanhotto si è dimostrata una delle artiste più proattive del suo Paese. Ha usato l’arte come appello al cambiamento. La sua composizione più forte è “2 de Junho”, una canzone di protesta sulla morte Miguel Otavio Santana da Silva, bambino nero di cinque anni, la cui morte ha accesso discussioni sul razzismo profondamente radicato in Brasile e su come si sia aggravato durante la pandemia. “2 de junho” è stata registrata ed eseguita da una delle più intese interpreti brasiliane, Maria Bethânia. Il concerto sarà introdotto da una breve intervista condotta dal giornalista Max De Tomassi.
A due anni dal suo tour statunitense, Adriana Calcanhotto arriva con un mix di classici e nuovi singoli mostrati in anteprima al pubblico americano. “Call me” è un concerto potente ma minimalista, durante il quale l’artista si esibisce con nient’altro che la sua chitarra, uno stile per cui è diventata famosa.
A poco più di tre decenni dall’uscita del suo primo album, è diventata una delle figure di spicco della MPB brasiliana. Artista poliedrica, la sua è una carriera variegata con un’ampia gamma di repertori che si spingono oltre i suoi confini musicali. Dotata di una voce cristallina e di un songwriting particolare, lega il movimento Tropicália, sempre stimolante, a poetiche canzoni d’amore fino a produrre musica per la TV e il cinema.
Le performance e le collaborazioni di Adriana Calcanhotto hanno contribuito a rendere popolare l’opera di poeti e scrittori brasiliani e stranieri come Augusto de Campos, Waly Salomão e Mário de Sá-Carneiro. Dal 2015 è entrata a far parte dell’Universidade de Coimbra come ambasciatrice universitaria, svolgendo il ruolo di docente in visita ai corsi di composizione canora e di artista in residenza.
Adriana Calcanhotto ha iniziato la sua carriera professionale nel 1984. Ha pubblicato oltre venti album, ottenendo vendite multiplatino e accumulando esibizioni in tutto il mondo in Europa, Giappone e Stati Uniti. In più di trent’anni, ha collaborato con alcuni dei più rinomati artisti brasiliani, come Marisa Monte e Gilberto Gil.