Roma. Lo spettacolo “La regina delle nevi”, tratto dalla favola di Andersen e Schwarz, sarà allestito domenica 27 dicembre alle ore 16.30 in diretta sulla piattaforma virtuale Zoom. La pièce è diretta da Valeria Freiberg e vede sulla scena virtuale gli attori e i musicisti della Compagnia Teatro A. Un regalo per i bambini durante le feste natalizie che l’Associazione Ariadne – Teatro A vuole donare ai piccoli in questo momento di difficoltà per il teatro italiano.
È uno spettacolo multimediale, ideato come un’articolata azione scenica capace di unire teatro di prosa, letteratura e musica: diverse discipline creative che si ispirano, si mescolano a vicenda per indagare e improvvisare sul destino dei personaggi di una fiaba più accattivante e variopinta, per raccontarla come un poema fantastico tessuto dai giochi teatrali e musicali.
Una delle favole più famose del mondo, è stata narrata in centinaia di versioni mondiali, costituendo l’eredità culturale di numerosi popoli. Viene proposta in forma di lettura drammatizzata. Si narra il miracolo di un’amicizia sincera, la solidarietà che riscalda, il divertimento dei giochi natalizi vicino al camino. Realizzata in chiave ironico e divertente, è un vero e proprio trionfo di musica, colori, divertimento e poesia per i bambini.
Sottolinea Valeria Freiberg: “Vogliamo dar voce al teatro, agli attori, al nostro pubblico e soprattutto capire noi stessi se un tale formato artistico è fattibile: senza palcoscenico, senza luci, senza poltrone di velluto. Abbiamo scelto di iniziare con una favola, ma la scelta è, ovviamente, soggettiva”.
“La regina delle nevi” racconta un viaggio, inteso non solo come l’esperienza che la bambina di nome Gherda compie alla ricerca dell’amico Kay, ma anche come percorso interiore, di crescita e costruzione della propria identità: un cammino emotivo che spinge la protagonista ad abbandonare il mondo dell’infanzia per avventurarsi verso la crescita.
Lo spazio della favola è innanzitutto quello di una città innominata, che si articola in una moltitudine di sotto-spazi: piazza, boschi, palazzo reale, corridoi, tana dei briganti, ghiacci del Polo Nord. Ci sono la neve, la nebbia, le luci soffuse di un interno intimo e caldo, le atmosfere di un paese che pure non è nominato, ma continuamente alluso, descritto, additato da qualche riferimento esplicito, o proclamato, di fatto, dall’espressione delle voci degli attori che parlano saltando da un danese storpiato ad un italiano alto arricchito qua e là dalle sfumature regionali con accenti esplicitamente epici.
“La Regina delle Nevi” è una storia piena di significati e messaggi universali. Il viaggio che Gherda intraprende per ritrovare Kay è una metafora del passaggio dalla fanciullezza all’età dell’adolescenza. La scheggia di ghiaccio finita nel cuore di Kay è quella che un po’ tutti oggi conserviamo nel cuore in attesa di un amore sincero che riuscirà a scioglierla. Si racconta la vittoria delle forze del cuore sul freddo della razionalità, è l’augurio che l’amore inteso come comprensione e fiducia possa vincere le seduzioni del male senza anima, che oggi – come ai tempi di Andersen – minaccia di raffreddare i nostri cuori.
L’età consigliata 5+, prenotazione obbligatoria inviando una e-mail all’indirizzo ateatro.assariadne@gmail.com, al momento della prenotazione sarà inviato un link a cui collegarsi. La visione è gratuita.