Milano. AIR3 Associazione Italiana Registi ha realizzato un contratto-tipo tra regista di audiovisivi e committente (casa di produzione, produttore) per garantire il rapporto di lavoro tra le parti. AIR3 si è impegnata a realizzare il contratto-tipo https://www.air3.it/news/21 a seguito della modifica previdenziale del 2021* sul sistema dei contributi pensionistici dei lavoratori dello spettacolo e ha così promosso la tutela dei diritti; il decreto sostegni BIS (art.66) ha spinto AIR3 a realizzare un contratto-tipo, da adottare come garanzia per il riconoscimento dei requisiti richiesti per la pensione, soprattutto per i giovani registi. Si tratta di una linea guida nella regolamentazione dei rapporti tra registi e case di produzione, per produzioni a breve termine, documentari e spot pubblicitari. Uno strumento a tutela dei rapporti tra Case di Produzione e registi di audiovisivi, uno standard per tutti i registi, associati e non associati ad AIR3, per formalizzare le giornate di collocamento – dalla pre-alla post produzione. AIR3, come associazione di registi professionisti dell’audiovisivo, promuove una serie di tutele previdenziali, economiche e assicurative, definite per iscritto. AIR3 si occupa di sostenere i registi, che hanno diritto a che siano previsti e assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita, in vecchiaia e con il versamento dei contributi. Il Presidente di AIR3 Luca Lucini ribadisce che “L’obiettivo di AIR3 è creare occasioni di aggiornamento e promuovere la professionalità degli associati, favorire il networking e le relazioni con istituzioni e produttori, con lo spirito di collaborazione aperta e costruttiva, fondamentale nel nostro settore”. Il contratto-tipo crea una consuetudine tramite le specifiche previdenziali e le condizioni a tutela del lavoro e dei diritti reciproci. Questo standard attenua eventuali controversie per ribadire la certezza dei termini contrattuali, di contenuto e di forma e contiene in dettaglio gli accordi raggiunti (individuazione delle prestazioni, termini di consegna, prezzo e modalità di pagamento, durata del rapporto, termini di risoluzione o disdetta o di rinnovo automatico, subentro di un terzo a una delle parti ecc.). Si tratta infine di un esempio di “condizioni generali di contratto”, il format non ha un carattere vincolante e le clausole contenute suggeriscono opzioni percorribili dalle parti, che adotteranno comunque clausole più idonee al proprio modello di contratto. È quindi uno strumento preventivo, e non contiene clausole inique o vessatorie, ma assicura trasparenza ed equità.