Milano. Possiamo parlare di una doppia prima per il concerto che inaugura la stagione del Teatro No’hma: per la prima volta il suo palcoscenico accoglie la musica di Fabio Vacchi e per la prima volta ospita l’ensemble “Sentieri selvaggi” legato al compositore da una lunga e proficua collaborazione.
L’altro aspetto caratterizzante della serata è nel fatto che il compositore ha dedicato il brano “Natura naturans”, in prima esecuzione nella versione per violino e pianoforte, a Livia Pomodoro, un “omaggio” unico e prezioso che sarà condiviso con gli spettatori in sala il 24 ottobre.
Il ritratto dedicato al compositore bolognese Fabio Vacchi e alle raffinate tessiture della sua musica comprende pagine di diversi periodi della sua produzione, dal severo lirismo di “Dai calanchi” di Sabbiuno alle sonorità di “Natura naturans” nella trascrizione per violino e pianoforte. Come ultimo pezzo del concerto verrà presentato il più importante ciclo cameristico scritto da Vacchi, “Luoghi immaginari”, una delle partiture cardine della musica italiana degli ultimi decenni, divisa in formazioni che vanno dal trio all’ottetto.
Spiega Fabio Vacchi: “Su richiesta dell’Orchestra dell’Opera di Budapest, ho ripensato il “Concerto per violino” che mi è stato commissionato, nel 2016, dal Petruzzelli di Bari. In montagna, circondato da splendidi paesaggi e immerso nell’antica cultura delle Alpi, ne ho modellato la seconda e definitiva versione, dedicata a Livia Pomodoro e presentata, con il titolo “Natura naturans”, all’Opera di Budapest e alla Carnegie Hall di New York, alla fine del 2018. Questo ulteriore arrangiamento per violino e pianoforte, concepito appositamente per la stagione 2019-20 del Teatro No’hma, dove viene proposto in prima esecuzione assoluta, lo devo a Orazio Sciortino, allievo, amico e collega con cui sono in totale empatia, e che ha trascritto il primo movimento del Concerto “Natura naturans”, mantenendone la complessa e densa trama e regalandogli un valore pianistico. Anche la “Sonata per violino e pianoforte” è, naturalmente, dedicata a Livia Pomodoro, che impersona, nel suo ruolo svolto in ambito giudiziario, educativo, politico, artistico, il senso del mio messaggio. Il Teatro No’hma è peraltro esempio concreto di un fare teatro, oggi, colto, raffinato e nel contempo aperto, coinvolgente, interculturale”.