Roma. Attore, regista, autore, docente, esperto di teatro, direttore artistico dal 2014 di uno spazio nel cuore di Roma, a Trastevere. Stiamo parlando del Teatro Porta Portese diretto da Tonino Tosto che calca la scena italiana da oltre 40 anni, con la stessa passione di sempre. Tosto è un “artista totale”, ma anche uno scrittore di esperienza, ha pubblicato 14 libri, tra saggi di storia e satira; è un giornalista di lungo corso, in quanto ha lavorato per circa 28 anni a Paese Sera e presso l’Unità; è un attivista del mondo culturale lato sensu, sempre in prima linea per le battaglie afferenti il mondo dello spettacolo. Moltissime sono le iniziative di cui si è reso portavoce facendo la sua parte, nello spirito di una cittadinanza attiva che ha a cuore l’universo culturale e quello del Terzo Settore. Come autore, ha messo in scena decine e decine di suoi testi, a Roma e nel mondo. È stato in Argentina, negli Stati Uniti e perfino in Africa, facendosi portatore di una cultura aperta e dialogante dal punto di vista istituzionale. Ha collaborato con artisti dal calibro di Riccardo Cucciolla, Fiorenzo Fiorentini, Ennio Fantastichini, Enrico Montesano, Antonio Salines. Da attore conta numerose importanti partecipazioni sulla scena teatrale nazionale, tra spettacoli e performance. Tonino Tosto, fedele alla sua verve artistica, scende in campo per le prossime elezioni del Nuovo IMAIE. Assieme ad altri 25 professionisti del settore audiovisivo, forma “La Squadra per l’Audiovisivo”, rappresentata dal capolista Ermanno Ribaudo. Per Arti e Spettacolo lo abbiamo contattato per farci raccontare il suo impegno in questa nuova avventura.
Lei è al servizio del Teatro e del mondo dello spettacolo italiano dal vivo da oltre 40 anni, possiamo definirla un artista tout court, in virtù della sua poliedricità. In qualità di direttore artistico del Teatro Porta Portese, luogo di alta formazione, cosa si sente di dire ai giovani che decidono di intraprendere la strada attoriale? Si può pensare ad un futuro meno precario?
Dobbiamo, tutti, lavorare ogni giorno per preparare un futuro meno incerto. Noi, con la nostra esperienza e passione, dobbiamo trasmettere ai giovani il valore del nostro e del loro “stare in scena”. Naturalmente sono necessari formazione e studio continuo che ci consentano, ogni giorno, una visione consapevole del mondo che ci circonda. I giovani rappresentano la speranza di una società aperta al cambiamento, alla crescita culturale e al miglioramento delle condizioni di vita di tutti i cittadini.
Il teatro è un’esperienza di crescita individuale e collettiva, è comunità. Possiamo considerarlo un modo per contribuire al miglioramento della nostra società?
Certamente sì. Il teatro, il cinema, la musica, le arti, unitamente al sostanzioso contributo al PIL e alle opportunità di lavoro (che dovranno crescere con consistenti aiuti alla ripresa e investimenti per favorire lo sviluppo della nostra attività), generano benessere e favoriscono la coesione sociale, la partecipazione, la conoscenza e i saperi. Tutto ciò in un Paese come il nostro – culla di civiltà millenarie, con un patrimonio artistico impareggiabile e di tanti artisti che hanno segnato la storia delle arti nel mondo – nel quale si riscontra un evidente degrado culturale. Dobbiamo vivere le nostre esperienze artistiche come un contributo alla ripresa culturale dell’Italia e allo sviluppo giusto ed “includente” della società. Al tempo stesso è fondamentale non affrontare (come spesso accade) le nostre esperienze isolandoci in un individualismo esasperato. Il futuro sarà quel che vorremo e costruiremo insieme!
Il prossimo maggio si svolgeranno, in via telematica, le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea dei Delegati e del Consiglio di Amministrazione del Nuovo IMAIE. In qualità di professionista de “La Squadra per l’Audiovisivo”, qual è la strategia apprestata dall’istituto per garantire la ripartenza post-Covid?
Siamo convinti che l’Istituto, che ha contribuito con i suoi ristori ad alleviare la drammatica situazione vissuta da tutti noi, dovrà mettere in campo un grande sforzo economico e organizzativo. In questo senso abbiamo proposto nel programma de “La Squadra per l’Audiovisivo” diverse azioni, sia per tutelare i diritti di tutta la nostra categoria, sia per aumentare, in misura significativa, i contributi del Nuovo IMAIE. Lo abbiamo fatto per favorire opportunità di lavoro, incentivare la creatività, accrescere attraverso percorsi formativi la professionalità di tutti gli iscritti. In questo rientra la proposta di ripristinare e adeguare l’articolo 7 del regolamento Nuovo IMAIE per la produzione di documentari e audiovisivi.
Nel nostro programma per quanto riguarda l’importante tema della salute scriviamo: “La missione del Nuovo IMAIE non deve essere solo quello di incassare e ripartire i diritti maturati, ma anche di supportare gli artisti nella loro quotidianità, spesso non facile, e nel diritto alla salute (convenzioni con studi medici, assicurazioni) con un aumento significativo dell’impegno economico”. A questa auspicata crescita dell’Istituto deve corrispondere lo snellimento delle pratiche e la velocizzazione dei rapporti relativi alle istanze degli iscritti. Questo si ottiene con la costituzione di uno sportello informativo con la segnalazione, per ognuno dei componenti degli uffici del Nuovo IMAIE, di aree di competenza e indicazioni di reperibilità.
Sarà, quindi, necessario un significativo aumento degli organici. Siamo per un Istituto ancor più ascoltato, stimato ed influente, nel quale tutti partecipiamo e lavoriamo per il suo ruolo nazionale ed internazionale e per lo sviluppo dei nostri settori. Il nome della nostra lista è già un programma. Una squadra non prevede esclusioni, ma partecipazione, condivisione, trasparenza, inclusione, capacità di mediazione e – al tempo stesso – chiarezza e autorevolezza per affermare proposte e posizioni, per tutelare i nostri diritti e valorizzare il nostro lavoro rivendicando opportunità comuni.
Il vostro programma elettorale è fitto di ambiziosi obiettivi, tra cui la creazione di un Centro Studi NUOVO IMAIE al fine di attivare partnership, promuovere momenti di incontro formativi e produttivi. Quanto è importante favorire il dialogo istituzionale in conformità alla mission dell’Ente?
La nostra proposta di creazione di un centro studi è connessa con quanto ho detto sin qui. Proporre la valorizzazione di un luogo del patrimonio pubblico o privato significa attivare un rapporto costruttivo con le Istituzioni, con la proposta di un modello virtuoso di gestione e programmazione e rappresenta un segnale positivo al territorio. In questo centro studi si possono attivare collaborazioni, studi e attività comuni con partner europei e internazionali. Ci piace pensare ad un luogo nel quale si organizzano residenze artistiche, opportunità di training e formazione aperte agli operatori del settore, con particolare attenzione ai giovani e – in sinergia con i bandi dell’Istituto – momenti performativi e opportunità produttive.
Per la realizzazione di queste proposte di sviluppo ulteriore del Nuovo IMAIE che avanziamo nel nostro programma, è necessario e fondamentale il dialogo – non sottomesso ma costruttivo – con le istituzioni. Ad esempio, quanto è previsto nel Recovery Fund per l’audiovisivo, le arti performative e la cultura in generale, risulta assolutamente insufficiente e abbisogna di una inversione di marcia che – come chiede a tutti i governi europei – Culture Action Europe, deve prevedere almeno il 2% del piano per la ripresa dell’Europa.
L’aumento degli investimenti nel nostro settore potrebbe significare nuove e maggiori opportunità produttive e occupazionali, dalle quali deriverebbe un aumento delle entrate per il Nuovo IMAIE e – conseguentemente – dei contributi agli iscritti. In questa battaglia anche l’Istituto deve essere interessato e protagonista, in stretto rapporto con le Istituzioni, le associazioni di categoria e i rappresentanti di tutta la filiera produttiva e operativa del nostro mondo. L’impegno della nostra “Squadra per l’audiovisivo” con la quale ci candidiamo alle elezioni del 22-23-24 maggio è quello di permettere – con spirito costruttivo e di collaborazione – il raggiungimento degli obiettivi esposti nell’interesse del Nuovo IMAIE e di tutti gli iscritti.
TONINO TOSTO, COMPLIMENTI, Bene tutto ti prego di.inserire riconoscimento per l’ invalidità lavorativa del professionista, io sono testimone vivente(trauma facciale con rottura del setto)Ermanno è testimone della mia problematica (anche ex doppiatore e fine dicitore!). Buon lavoro con la Ns. “LA SQUADRA”
Un abbraccio.